sabato 11 maggio 2013

La peste e la fine di un impero

Narrazione della Peste di Giustiniano con la
raffigurazione dei cadaveri nelle strade
La peste potrebbe aver dato un notevole contributo alla fine dell'Impero Romano d'Oriente. E' questa la rivelazione di alcuni studiosi. La peste, un flagello umano di incredibile virulenza, è considerata uno dei primi esempi di guerra biologica soprattutto se si pensa ai cadaveri dei guerrieri mongoli che ne erano afflitti e che venivano catapultati nelle città assediate.
Il batterio della peste, la Yersina pestis, è causa di due delle più devastanti pandemie della storia. La prima è stata la Grande Peste, che si abbatté sull'Europa dal XIV al XVII secolo, la seconda è quella che, tra il XIX e il XX secolo, partendo dalla Cina e diffondendosi in Africa, coinvolse praticamente tutto il mondo.
Alcuni studiosi sostengono che proprio il terribile batterio abbia causato la Peste di Giustiniano del VI-VIII secolo d.C., che uccise più di 100 milioni di persone e che, secondo questi ricercatori, fu causa del declino dell'Impero Romano. Per risolvere questo mistero, i ricercatori hanno estratto e studiato il Dna di 19 diversi scheletri del VI secolo d.C., rinvenuti in un cimitero medioevale di Baviera, in Germania, che sembravano essere vittime della terribile Peste di Giustiniano. Lo studio ha rivelato, senza ombra di dubbio, la presenza del batterio della Yersina pestis.
I ricercatori hanno stabilito che, come le pandemie precedenti, anche quella dell'epoca giustinianea si è originata in Asia, anche se alcuni documenti storici sostengono che fosse partita dall'Africa a Pelusium tramite un'imbarcazione che risaliva il corso del Nilo. Dall'Asia, poi, la peste è dilagata nel bacino del Mediterraneo ed in tutta l'Europa.
Vittime della Peste Nera ritrovate a Londra
Lo storico Procopio di Cesarea afferma che nella sola Costantinopoli la peste mieteva 10.000 vite al giorno arrivando a sterminare il 40% della popolazione cittadina. Non si trovava più un luogo dove seppellire i cadaveri che, alla fine, venivano lasciati all'aperto. Giustiniano ordinò che le tombe private, senza riguardo ai proprietari, venissero stipate di cadaveri e diede ordine di scavare fosse comuni. La Peste di Giustiniano ebbe una notevole influenza anche sulla Guerra Gotica (535-553), avvantaggiando gli Ostrogoti nei confronti dei Bizantini, anche se alla fine furono questi ultimi a risultare vincitori.
Sicuramente la Peste di Giustiniano risultò particolarmente devastante per l'economia dell'Impero Bizantino: le campagne - come testimoniato da Giovanni di Efeso - rimasero spopolate con conseguente abbandono delle colture agricole.
Tombe contenenti vittime della famigerata Peste di Giustiniano sono state ritrovate anche in Italia, a Castro dei Volsci. Le tombe contenevano ciascuna un numero sorprendente di defunti, in alcuni casi fino a venti tra adulti e bambini. I corpi erano perfettamente incastrati in una posizione studiata per risparmiare più spazio possibile

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