domenica 16 marzo 2025

Spagna, scoperta a Marbella un'antichissima pietra incisa

Spagna, il blocco di pietra inciso
(Foto: Ayuntamiento de Marbella)

Un nuovo ritrovamento potrebbe scrivere da capo la storia dell'arte preistorica a Marbella, nella provincia di Malaga, in Spagna. Durante una campagna di scavi nel sito archeologico di Coto Correa, a Las Chapas, gli archeologi hanno scoperto un blocco di pietra inciso, la cui datazione preliminare suggerisce un'età superiore ai 200.000 anni. Se confermato, questo elemento potrebbe anticipare di oltre 100.000 anni le più antiche espressioni di arte rupestre conosciute.
Coto Correa è già noto agli esperti per la presenza dei resti più antichi della città e gode di protezione archeologica dal secolo scorso, quando negli anni Cinquanta furono scoperti alcuni strumenti litici risalenti alle prime fasi del Paleolitico. La nuova scoperta cambia la prospettiva sulla preistoria di Marbella. L'intervento archeologico è stato avviato dal 2022 ed ha permesso di ricostruire l'evoluzione geologica del sito, ma anche di individuare un importante insieme di strumenti litici lavorati, sepolti in uno degli strati del terreno. Tra questi, appunto, il blocco di pietra inciso emerge come un vero unicum per le sue caratteristiche.
La scoperta conferma la presenza umana a Marbella durante il Paleolitico Medio Antico, un periodo poco studiato in Spagna e, finora, del tutto inedito nella provincia di Malaga. Inoltre le incisioni sulla pietra, attribuite con certezza a mano umana, potrebbero costituire una delle più antiche rappresentazioni grafiche della storia. Se la datazione preliminare fosse verificata, il blocco di pietra anticiperebbe di circa 100.000 anni le più antiche pitture rupestri conosciute, finora attribuite al Paleolitico Superiore e collegate a culture umane più avanzate.
Il reperto sarà presto sottoposto ad un processo di digitalizzazione in 3D, una tecnologia che consentirà di realizzare una riproduzione virtuale ad altissima risoluzione delle incisioni, facilitando l'analisi del manufatto e distinguendo le eventuali tracce di lavorazione intenzionale da segni naturali o accidentali. Inoltre la modellazione 3D sarà uno strumento essenziale per la divulgazione dei risultati, permettendo agli studiosi di tutto il mondo di accedere ai dati e contribuire alla ricerca.

Fonte:
finestresullarte.info


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