venerdì 9 maggio 2025

I misteri dei papiri di Ercolano...

Lettere greche sul rotolo di Ercolano conservato presso la
Biblioteca Bodleiana di Oxford (illus. Vesuvio Challenge)

Un rotolo carbonizzato, recuperato in una villa romana sepolta sotto la cenere durante l'eruzione del Vesuvio, è stato identificato come l'influente opera di un antico filosofo greco.
I ricercatori hanno scoperto il titolo e l'autore sul papiro di Ercolano dopo averlo sottoposto ai raggi X ed averlo virtualmente scartato al computer: è la prima volta che dettagli così importanti vengono ricavati con questo approccio.
Tracce di inchiostro visibili nelle immagini radiografiche hanno rivelato che il testo faceva parte di un'opera in più volumi, "Dei Vizi", scritta dal filosofo epicureo Filodemo nel I secolo a.C. Il rotolo è uno dei tre provenienti da Ercolano e conservati presso la Biblioteca Bodleiana di Oxford. Il rotolo è uno delle centinaia di reperti rinvenuti nella biblioteca di una lussuosa villa romana che si ritiene appartenesse al suocero di Giulio Cesare.
Gli scavi del XVIII secolo hanno portato alla luce molti degli antichi rotoli, la maggior parte dei quali è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Ma i documenti sono così gravemente danneggiati che si sbriciolano quando i ricercatori cercano di srotolarli e l'inchiostro sul papiro carbonizzato è illeggibile.
Accanto a "Dei Vizi" e "Filodemo", un numero presente sul rotolo suggerirebbe che potrebbe trattarsi del primo volume dell'opera. "Dei Vizi" contiene almeno 10 libri, mentre altri trattano argomenti quali l'arroganza, l'avidità, l'adulazione e la gestione domestica.
I ricercatori stanno riscontrando tracce di inchiostro in molti dei nuovi rotoli scansionati, anche se non le hanno ancora convertite in testo.

Fonte:
theguardian.com


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