Frammento di mascella e denti ritrovati in Inghilterra |
Le più antiche testimonianze dell'uomo moderno sono state scoperte in Puglia, nella Grotta del Cavallo, frequentata già 45 mila anni fa dai primi sapiens europei. Un gruppo di studiosi, guidati da Stefano Benazzi, del Dipartimento di Antropologia dell'Università di Vienna, ha preso in esame due molari scoperti negli anni '60 nella Grotta. Lo studio morfologico dei due denti ha rivelato che essi appartengono alla specie dell'Homo Sapiens.
Alcune conchiglie ornamentali, ritrovati insieme ai denti, sono state nuovamente analizzate dai ricercatori con metodologie estremamente moderne. I risultati ottenuti hanno datato i due molari a 45.000 anni fa, per cui i resti fossili della Grotta del Cavallo sono i più antichi resti di Homo Sapiens europeo.
Inizialmente i resti fossili erano stati attribuiti a Homo Neanderthalensis, in particolare alla specie Uluzziana, una cultura di transizione risalente a 40.000 anni fa.
I Sapiens, però, arrivarono in Europa molto prima di quando si fosse finora creduto. Un gruppo di ricercatori inglesi dell'Università di Oxford ha sottoposto a nuovi esami un frammento di mascella umana ritrovata in una grotta inglese, la Kents Caverne, che è stata datata a circa 44.000 anni fa.
Inevitabilmente le due ricerche, quella italiana e quella inglese aprono nuovi scenari sul popolamento dell'Europa da parte dell'Homo Sapiens e sulla permanenza sul territorio dell'Homo Neanderthalensis. La ricerca italiana ridimensiona l'evoluzione delle capacità cognitive e tecnologiche dei Neanderthal e retrodata di migliaia di anni l'arrivo dei primi Sapiens, giunti in Europa meridionale almeno 45.000 anni fa.
Alcune conchiglie ornamentali, ritrovati insieme ai denti, sono state nuovamente analizzate dai ricercatori con metodologie estremamente moderne. I risultati ottenuti hanno datato i due molari a 45.000 anni fa, per cui i resti fossili della Grotta del Cavallo sono i più antichi resti di Homo Sapiens europeo.
Inizialmente i resti fossili erano stati attribuiti a Homo Neanderthalensis, in particolare alla specie Uluzziana, una cultura di transizione risalente a 40.000 anni fa.
I Sapiens, però, arrivarono in Europa molto prima di quando si fosse finora creduto. Un gruppo di ricercatori inglesi dell'Università di Oxford ha sottoposto a nuovi esami un frammento di mascella umana ritrovata in una grotta inglese, la Kents Caverne, che è stata datata a circa 44.000 anni fa.
Inevitabilmente le due ricerche, quella italiana e quella inglese aprono nuovi scenari sul popolamento dell'Europa da parte dell'Homo Sapiens e sulla permanenza sul territorio dell'Homo Neanderthalensis. La ricerca italiana ridimensiona l'evoluzione delle capacità cognitive e tecnologiche dei Neanderthal e retrodata di migliaia di anni l'arrivo dei primi Sapiens, giunti in Europa meridionale almeno 45.000 anni fa.
Nessun commento:
Posta un commento