mercoledì 15 maggio 2019

Egitto, scoperta fortezza egiziana nel Sinai

Alcuni oggetti rinvenuti nel castello militare posto nel nord del Sinai, in Egitto
(Foto: Ministero delle Antichità egiziano)
Una missione archeologica egiziana ha scoperto i resti di una fortezza militare dell'epoca del faraone Psammetico (664-610 a.C.) nella provincia del Sinai settentrionale. "La fortezza è stata costruita in mattoni di fango ed è appartenuta alla XXVI Dinastia, si tratta del più antico del genere", ha affermato Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità.
Il muro meridionale della fortezza, lungo 85 metri, è stato costruito al di sopra di un'altra fortezza incompiuta. L'edificio presentava 16 torri. Durante gli scavi sono state portate alla luce alcune stanze per i soldati che lo abitavano e che dovevano proteggere l'edificio. Quest'ultimo costituiva il baluardo a protezione del confine orientale dell'Egitto ed ha subito molti gravi attacchi che hanno distrutto la maggior parte degli edifici che lo componevano.

Fonte:
xinhuanet.com

Roma, scoperta nella Domus Aurea

Roma, decorazione con centauro della stanza
della Sfinge (Foto: Ansa.it)
Una splendida stanza decorata è stata scoperta nella Domus Aurea dell'imperatore Nerone ed è stata riportata alla luce dopo duemila anni. La sala è decorata con pantere, centauri ed una deliziosa sfinge. Gli archeologi si sono imbattuti in questa importantissima scoperta durante i lavori di restauro che hanno interessato una parte di volta di un ambiente vicino. "E' il frutto della nostra strategia che si concentra sulla conservazione e sulla ricerca scientifica", ha detto Alfonsina Russo, responsabile del parco archeologico del Colosseo nel quale è inserita la Domus Aurea.
La scoperta è avvenuta negli ultimi mesi del 2018 ed è stata fatta anche grazie ad una piattaforma eretta per il restauro della volta della stanza n. 72 del complesso tentacolare composto da ben 150 stranze finora individuate, facenti parte dello splendido edificio costruito da Nerone nel 64 d.C., dopo il grande incendio che devastò Roma. "Ci siamo imbattuti in una grande apertura posizionata nell'angolo nord della copertura della stanza", ha dichiarato Alessandro D'Alessio, responsabile del complesso.
Le lampade a disposizione dei restauratori hanno fatto il resto, illuminando magicamente la scena. E' apparsa, infatti, l'intera volta a botte, completamente affrescata, di una stanza adiacente a quella dove stavano lavorando i restauratori. La volta è stata posta in sicurezza con un intervento che si è concluso quest'anno.
Roma, decorazione della stanza della Sfinge
(Foto: Ansa.it)
La stanza a cui appartiene la fastosa volta è rettangolare, coperta di ricche decorazioni ma, purtroppo, è ancora coperta dai quintali di terra che gli architetti di Traiano vi hanno gettata nell'operazione di damnatio memoriae che colpì l'imperatore Nerone e sulla quale vennero, in seguito, edificate le terme di Traiano. Molto probabilmente la stanza dovrà essere conservata in queste condizione a causa dei timori sulla stabilità del complesso.
Tra le decorazioni, su fondo bianco poiché la stanza non era molto ben illuminata, si trovano eleganti piccole figure divise in quadri bordati di rosso e giallo dorato. In una scena compare il dio Pan, in un'altra un uomo armato di faretra e scudo che sta combattendo contro una pantera ed in un'altra una piccola sfinge che si erge su un piedistallo. Compaiono anche creature acquatiche stilizzate, sia reali che immaginarie, con elementi architettonici dell'epoca, ghirlande vegetali e rami d'alberi con delicate foglie verdi, gialle, rosse, festoni di frutta e di fiori ed uccelli. E' una decorazione che è possibile trovare anche nelle altre stanze della Domus Aurea, compreso il criptoportico n. 92. Proprio queste somiglianze hanno indotto i ricercatori ad attribuire gli affreschi ad una bottega operante tra il 65 ed il 68 d.C.

Fonte:
Ansa.it

lunedì 13 maggio 2019

Giza, scoperta una nuova necropoli

Giza, l'interno di una delle sepolture nel cimitero appena scoperto
(Foto: Ahmed Romeih)
Il ministro delle antichità egiziane Khaled el-Enany ha annunciato la scoperta di un cimitero dell'Antico Regno, nel quale vennero sepolti coloro che lavorarono alla costruzione delle piramidi, nella piana di Giza.
Il cimitero contiene la più antica sepoltura familiare scavata nel calcare e risalente alla V Dinastia (2500 a.C. circa) che conserva affreschi ed iscrizioni. La sepoltura appartiene a due persone, Behnui-Ka, che ha sette titoli, tra i quali figurano quello di sacerdote, di giudice e di ufficiale giudiziario anziano del tribunale. Il secondo proprietario della sepoltura, un certo Nwi Who, aveva cinque titoli tra i quali quello di sorvegliante dei nuovi insediamenti.
Tra i reperti più significativi scoperti nella sepoltura vi è una statua calcarea di raffinata fattura, appartenente ad uno dei proprietari della tomba. Ashraf Mohi, direttore generale della piana di Giza, ha affermato che il cimitero è stato riutilizzato estesamente durante l'VIII secolo a.C. In loco sono stati scoperti bare del periodo tardo in legno verniciato e decorati con coperchi antropomorfi. Alcune di queste tombe hanno iscrizioni geroglifiche. Sono state trovate anche molte maschere funerarie in legno ed argilla, alcune delle quali recanti tracce di colore.

Fonte:
english.ahram.org.eg

mercoledì 1 maggio 2019

Istanbul, i segreti di Hagia Sophia

Istanbul, i resti del grande battistero (Foto: Jan Kostnec, Oxbow Books)
Gli archeologi hanno scoperto, ad Istanbul, quello che potrebbe essere il grande battistero perduto della più grande cattedrale del mondo antico, Hagia Sophia. Gli imperatori bizantini avrebbero battezzato in questo battistero i loro figli più di 1400 anni fa.
Tra il 2004 ed il 2018 i ricercatori hanno scoperto edifici precedentemente sconosciuti che appartenevano, con probabilità, al Palazzo Patriarcale di Hagia Sophia ed hanno anche identificato il luogo dove veniva incoronato l'imperatore bizantino. La cattedrale ha una lunga storia. Nel 532 d.C. una serie di scontri culminò nell'incendio di una chiesa dedicata a Hagia Sophia. Giustiniano, che regnò dal 527 al 565 d.C., ordinò allora la costruzione, al posto della piccola chiesa, di una cattedrale enorme, anch'essa dedicata ad Hagia Sophia. La cattedrale venne completata nel 537 d.C. ed ha una cupola che si eleva per 55 metri. Nel 1453 Costantinopoli (nome dell'attuale Istanbul) venne conquistata dagli Ottomani che trasformarono Hagia Sophia in una moschea. Oggi l'antica cattedrale è un museo.
Istanbul, i resti del luogo dove c'era la rota regis in porfido rosso di
Hagia Sophia (Foto: Jan Kostnec, Oxbow Books)
Gli archeologi hanno individuato delle strutture in marmo bianco pertinenti un cortile che circondava la cattedrale del VI secolo d.C. ed hanno identificato quella che un tempo era un'antica biblioteca situata sotto una struttura conosciuta come "sala grande". I ricercatori hanno stimato che, per le sue dimensioni, la biblioteca doveva contenere migliaia di pergamene.
Molte di queste scoperte sono state effettuate dopo i restauri della Cattedrale. Sono stati rimosse anche alcune tracce di intonaco recente che occultavano mosaici, affreschi, sculture, piastrelle e graffiti. E' stata individuata una struttura nota come vestibolo nordovest, parte della cattedrale del VI secolo d.C. costruita da Giustiniano I.
Nel cosiddetto vestibolo di nordest gli archeologi hanno identificato l'impronta di un disco di porfido rosso, la rota regis, sul quale veniva incoronato l'imperatore. Sono stati trovati anche i resti di lastre di marmo bianco, che suggeriscono che l'esterno della cattedrale di Hagia Sophia potesse essere ricoperta da più lastre di questo materiale di quel che si è sempre pensato, dando all'edificio un aspetto diverso rispetto a quel che si credeva, fatto in mattoni e intonaco dipinto negli ultimi secoli. La luce doveva riflettersi sui marmi e sui muri e rendeva la cattedrale visibile e splendente anche a distanza.

Fonte:
livescience.com

Egitto trovato il busto di una statua di Ramses scoperta nel 1930

Egitto, il busto di Ramses II appena rivenuto (Foto: finestresullarte.info) Un team di archeologi egiziani e di ricercatori dell'Univers...