Parte delle rovine di Empùries |
La più antica colonia greca nel Mediterraneo occidentale sta rivelandosi piano piano attraverso lo sviluppo di un centro di documentazione sul commercio greco.
La colonia di Empùries, conosciuta con il nome spagnolo di Ampurias, era un tempo una cittadina che si affacciava sul Mediterraneo, situata nella Costa Brava, in Catalogna. Venne fondata nel 575 a.C. dai Focei con il nome di Emporion, che in greco significa "mercato", in seguito fu occupata dai Romani e abbandonata nel corso del medioevo. Le rovine dell'antica colonia hanno interessato gli archeologi per la planimetria e la conservazione ed ogni anno vengono visitate da numerosi turisti.
Empùries venne fondata su un isolotto alla foce del fiume Fluvià e venne conosciuta, in antico, con il nome di Palaiapolis, la città vecchia, oggi corrispondente a Sant Martì d'Empùries. Questo insediamento era occupato, in precedenza, da una tribù iberica. Nel 550 a.C. gli abitanti si spostarono sulla terraferma, dove fondarono Neapolis, la città nuova, conosciuta soprattutto per il suo Tempio di Artemide. Quando, nel 530 a.C., il re persiano Ciro II conquistò la città greca di Focea, la popolazione fu costretta ad emigrare. Uno dei luoghi di esodo fu proprio Empùries, dove i coloni Focei si concentrarono in gran numero. Il primo santuario della Città Nuova fu edificato fuori le mura della cittadina e venne, probabilmente, frequentato anche dagli indigeni iberici. Un altro tempio fu costruito in onore del dio della medicina Asclepio, questa volta all'interno delle mura. La statua del dio non andò perduta perché venne "protetta" dai fedeli con una cisterna.
La città riuscì a resistere alla pressione cartaginese ed a mantenere il suo carattere indipendente fino al 264 a.C., quando venne conquistata dai Cartaginesi durante la prima guerra punica.
Durante la seconda guerra punica, Empùries si alleò con Roma e Publio Cornelio Scipione iniziò proprio da qui la sua conquista della Spagna nel 218 a.C.. Empùries, però, continuò ad essere una città-stato indipendente, vi furono edificati i templi di Iside e Serapide e venne dotata di nuove mura e nuovi palazzi. Nella guerra civile tra Pompeo e Cesare, parteggiò per Pompeo e dopo la sconfitta di quest'ultimo venne privata della sua autonomia e vi venne installata una colonia di veterani Romani con il nome di Emporiae. La città venne dotata di nuovi templi, di un anfiteatro, un bagno romano, una palestra ed un santuario che, in seguito, dovette ospitare il culto imperiale.
Qui inizia il declino di Empùries, oscurata dal potere di Tarraco (attuale Tarragona) e Barcino (Barcellona): al tempo di Traiano la cittadina venne definitivamente abbandonata. Alla fine del III secolo d.C. Empùries contava pochissimi abitanti, la cui presenza è testimoniata da un santuario cristiano edificato accanto all'agorà. La statua di Asclepio venne rimossa e protetta proprio in questo periodo.
La colonia di Empùries, conosciuta con il nome spagnolo di Ampurias, era un tempo una cittadina che si affacciava sul Mediterraneo, situata nella Costa Brava, in Catalogna. Venne fondata nel 575 a.C. dai Focei con il nome di Emporion, che in greco significa "mercato", in seguito fu occupata dai Romani e abbandonata nel corso del medioevo. Le rovine dell'antica colonia hanno interessato gli archeologi per la planimetria e la conservazione ed ogni anno vengono visitate da numerosi turisti.
Empùries venne fondata su un isolotto alla foce del fiume Fluvià e venne conosciuta, in antico, con il nome di Palaiapolis, la città vecchia, oggi corrispondente a Sant Martì d'Empùries. Questo insediamento era occupato, in precedenza, da una tribù iberica. Nel 550 a.C. gli abitanti si spostarono sulla terraferma, dove fondarono Neapolis, la città nuova, conosciuta soprattutto per il suo Tempio di Artemide. Quando, nel 530 a.C., il re persiano Ciro II conquistò la città greca di Focea, la popolazione fu costretta ad emigrare. Uno dei luoghi di esodo fu proprio Empùries, dove i coloni Focei si concentrarono in gran numero. Il primo santuario della Città Nuova fu edificato fuori le mura della cittadina e venne, probabilmente, frequentato anche dagli indigeni iberici. Un altro tempio fu costruito in onore del dio della medicina Asclepio, questa volta all'interno delle mura. La statua del dio non andò perduta perché venne "protetta" dai fedeli con una cisterna.
La città riuscì a resistere alla pressione cartaginese ed a mantenere il suo carattere indipendente fino al 264 a.C., quando venne conquistata dai Cartaginesi durante la prima guerra punica.
Durante la seconda guerra punica, Empùries si alleò con Roma e Publio Cornelio Scipione iniziò proprio da qui la sua conquista della Spagna nel 218 a.C.. Empùries, però, continuò ad essere una città-stato indipendente, vi furono edificati i templi di Iside e Serapide e venne dotata di nuove mura e nuovi palazzi. Nella guerra civile tra Pompeo e Cesare, parteggiò per Pompeo e dopo la sconfitta di quest'ultimo venne privata della sua autonomia e vi venne installata una colonia di veterani Romani con il nome di Emporiae. La città venne dotata di nuovi templi, di un anfiteatro, un bagno romano, una palestra ed un santuario che, in seguito, dovette ospitare il culto imperiale.
Qui inizia il declino di Empùries, oscurata dal potere di Tarraco (attuale Tarragona) e Barcino (Barcellona): al tempo di Traiano la cittadina venne definitivamente abbandonata. Alla fine del III secolo d.C. Empùries contava pochissimi abitanti, la cui presenza è testimoniata da un santuario cristiano edificato accanto all'agorà. La statua di Asclepio venne rimossa e protetta proprio in questo periodo.
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