lunedì 30 luglio 2012

Come è morto il piccolo Gabry?

Il teschio di Gabry, ritrovato presso il lago di Lucone
Un vero e proprio giallo estivo, quello che sta interessando la campagna di Polpenazze, nei pressi del lago di Garda. Nei giorni scorsi da alcuni scavi archeologici nel laghetto di Lucone sono emersi i resti di un bambino preistorico, vissuto nel 1980 a.C., che gli studiosi hanno chiamato Gabry.
Del bambino è stato ritrovato il cranio frammentato, appoggiato su due pali e circondato da pezzi di corteccia di ontano. L'esame della dentatura ha permesso di stabilire che il bimbo è morto fra i 3 ed i 4 anni di età, ma non si è ancora riusciti a stabilire la causa della morte. Forse una malattia o forse altri eventi traumatici.
Lo scorso anno il laghetto di Lucone con il suo sito preistorico sono stati dichiarati beni dell'Umanità dall'Unesco. Il Comune ha acquistato il terreno e sono stati subito effettuati gli scavi ai quali partecipano studenti, laureati, laureandi e volontari del Gruppo Grotte Gavardo, sotto la direzione dell'archeologo Marco Baioni, direttore e conservatore del Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo.
Il sito è stato scavato, per la prima volta, negli anni '60 e divenne famoso quando, nel 1965, venne ritrovata una piroga preistorica. La palafitta ritrovata ultimamente è stata datata al 2034 a.C. e fu distrutta da un incendio intorno al 1969 a.C. circa, come mostrano le cime dei pali che sostenevano il pavimento in assi di legno delle capanne visibili. Gli archeologi sono anche riusciti a recuperare un'olla contenente spighe di frumento, 5 frullini ricavati da legno di abete per fare il formaggio, molti vasi interi, resti di ossa di cinghiale e maiale e diverse conchiglie.

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