Le strutture scoperte nell'area della Colonna di Traiano (Foto: Il Messaggero) |
(Fonte: Il Messaggero) - Lavori di pulizia nell'area intorno alla Colonna di Traiano riportano alla luce strutture romane precedenti ai Fori Imperiali, databili dal VI secolo a.C.. Si tratta di un vasto complesso architettonico trasformato in magazzino del grano nel I secolo d.C. e una strada, l'attuale via Magnanapoli.
Svelata la Roma ai piedi di Traiano. O meglio, sotto la Colonna di Traiano, dove sono state riportate alla luce ora strutture romane più antiche dei Fori Imperiali, che scrivono una nuova pagina di storia della città eterna dal VI secolo a.C., vale a dire di una Roma probabilmente dell'epoca dei re Tarquini, passando per l'età repubblicana, fino al II secolo d.C.
Si tratta di resti di un vasto complesso architettonico fondato nel periodo arcaico o alto-repubblicano (VI-V secolo a.C.), che evidenzia profondi rimaneggiamenti. Tant'è che una parte di questo stabile è stata identificata come un magazzino di grano e generi alimentari, un cosiddetto horreum del I secolo d.C..
E' qui, infatti, che si possono leggere distintamente in sequenza degli ambienti pavimentali in opus spicatum (il classico pavimento romano a mattoncini disposti a spina di pesce) che servivano probabilmente allo stoccaggio delle merci. "D'altronde bisogna anche immaginare che la Roma di Augusto contava già un milione di abitanti e il centro della città doveva presentare un numero adeguato di depositi alimentari", racconta Roberto Meneghini, il responsabile scientifico dello scavo condotto dalla Sovrintendenza capitolina, sotto la stretta vigilanza della Soprintendenza ai beni archeologici di Roma.
Altra particolarità, l'intera struttura si affaccia su una strada, che corrisponde all'attuale tracciato della via che passa sulla scalinata e piazza Magnanapoli. "Una strada antichissima, che risale ad ancora prima delle fondazione di Roma - dice Meneghini - e che metteva in comunicazione l'isola Tiberina, lo scalo portuale dei commerci già dal I millennio a.C. a Roma, con le mura Serviane, realizzate da Servio Tullio, uno dei re di Roma".
I lavori, partiti a maggio scorso solo per un'accurata pulizia delle strutture, hanno comportato invece queste scoperte nell'area dell'emiciclo a nord della Colonna di Traiano (113 d.C.). Completate oggi le indagini, entro luglio si procederà alla protezione e alla copertura delle strutture per ripristinare il piano della fase traianea.
Svelata la Roma ai piedi di Traiano. O meglio, sotto la Colonna di Traiano, dove sono state riportate alla luce ora strutture romane più antiche dei Fori Imperiali, che scrivono una nuova pagina di storia della città eterna dal VI secolo a.C., vale a dire di una Roma probabilmente dell'epoca dei re Tarquini, passando per l'età repubblicana, fino al II secolo d.C.
L'area dello scavo vista dall'alto (Foto: Il Messaggero) |
Altra particolarità, l'intera struttura si affaccia su una strada, che corrisponde all'attuale tracciato della via che passa sulla scalinata e piazza Magnanapoli. "Una strada antichissima, che risale ad ancora prima delle fondazione di Roma - dice Meneghini - e che metteva in comunicazione l'isola Tiberina, lo scalo portuale dei commerci già dal I millennio a.C. a Roma, con le mura Serviane, realizzate da Servio Tullio, uno dei re di Roma".
I lavori, partiti a maggio scorso solo per un'accurata pulizia delle strutture, hanno comportato invece queste scoperte nell'area dell'emiciclo a nord della Colonna di Traiano (113 d.C.). Completate oggi le indagini, entro luglio si procederà alla protezione e alla copertura delle strutture per ripristinare il piano della fase traianea.
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