Il perno ritrovato tra i denti della donna sepolta in Francia nel III secolo a.C. (Foto: BBC News) |
Gli archeologi hanno identificato quello che, forse, potrebbe essere il primo dente "artificiale" dell'Europa Occidentale. L'impianto è stato rinvenuto in una sepoltura riccamente arredata di una donna dell'Età del Ferro scavata a Le Chene, nel nord della Francia.
La donna, morta all'età di circa 20-30 anni, aveva un perno di ferro inserito al posto di un incisivo superiore. Gli archeologi pensano che il perno abbia, un tempo, sostenuto un dente falso fatto di legno o di osso. La tomba faceva parte di quattro sepolture femminili di un recinto funebre risalente al III secolo a.C., ritornate alla luce durante gli scavi per l'edificazione di un complesso residenziale nella regione di Champagne-Ardenne. All'interno delle sepolture sono stati ritrovati ricchi corredi funerari che recano i segni distintivi della cultura celtica di La Tene, estesa in tutta l'Europa centrale e occidentale.
Lo scheletro della donna, scavato nel 2009, non era ben conservato ma i denti erano in posizione anatomica, con molari, premolari, canini ed incisivi. I denti sono stati asportati per essere analizzati e solo in seguito ci si è accorti che non erano 32 bensì 31 e le foto scattate al momento della scoperta e dello scavo hanno permesso di identificare il perno di ferro situato al posto del dente mancante.
Dal momento che il perno ha le stesse dimensioni e una forma allungata si è dedotto che dovesse far parte di una protesi dentaria, anche se il ferro, corrompendosi con estrema facilità, può compromettere l'interno del dente finto. Inoltre il perno di ferro, impiantato in mancanza di ambiente sterile, potrebbe aver causato un ascesso seguito da un'infezione che potrebbe essere stato la causa della morte della donna. Purtroppo, però, le cattive condizioni dello scheletro non permettono di capire di cosa sia morta la donna mentre il ritrovamento potrebbe essere il primo impianto dentale conosciuto in Europa Occidentale. Protesi dentarie, infatti, sono finora state rinvenute in Egitto e nel Vicino Oriente e risalgono a ben 5500 anni fa. Molte di queste protesi, però, sono state inserite dopo la morte del soggetto sul quale sono state trovate, per ripristinarne l'aspetto che aveva in vita.
La datazione delle sepolture francesi coincide con un periodo in cui i Galli celtici erano in contatto con la civiltà etrusca che aveva i suoi insediamenti anche nel nord dell'Italia. Gli Etruschi erano noti come abili costruttori di protesi dentarie, anche se le protesi parziali, inserite in fasce di oro e montate su denti ancora esistenti, rappresentano un approccio differente rispetto al restauro odontoiatrico ritrovato nella sepoltura femminile francese.
La donna, morta all'età di circa 20-30 anni, aveva un perno di ferro inserito al posto di un incisivo superiore. Gli archeologi pensano che il perno abbia, un tempo, sostenuto un dente falso fatto di legno o di osso. La tomba faceva parte di quattro sepolture femminili di un recinto funebre risalente al III secolo a.C., ritornate alla luce durante gli scavi per l'edificazione di un complesso residenziale nella regione di Champagne-Ardenne. All'interno delle sepolture sono stati ritrovati ricchi corredi funerari che recano i segni distintivi della cultura celtica di La Tene, estesa in tutta l'Europa centrale e occidentale.
Lo scheletro della donna, scavato nel 2009, non era ben conservato ma i denti erano in posizione anatomica, con molari, premolari, canini ed incisivi. I denti sono stati asportati per essere analizzati e solo in seguito ci si è accorti che non erano 32 bensì 31 e le foto scattate al momento della scoperta e dello scavo hanno permesso di identificare il perno di ferro situato al posto del dente mancante.
Posizionamento dei denti al momento dello scavo dello scheletro (Foto: BBC News) |
La datazione delle sepolture francesi coincide con un periodo in cui i Galli celtici erano in contatto con la civiltà etrusca che aveva i suoi insediamenti anche nel nord dell'Italia. Gli Etruschi erano noti come abili costruttori di protesi dentarie, anche se le protesi parziali, inserite in fasce di oro e montate su denti ancora esistenti, rappresentano un approccio differente rispetto al restauro odontoiatrico ritrovato nella sepoltura femminile francese.
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