sabato 13 settembre 2014

Emergono i corpi delle cariatidi di Anfipoli

Particolare del panneggio di una delle cariatidi del mausoleo di
Anfipoli (Foto: Ministero della Cultura greco)
Continuano gli scavi al mausoleo di Anfipoli, in Grecia. Gli archeologi hanno portato alla luce due figure femminili, due cariatidi, ed ora stanno lentamente scoprendo il resto del corpo delle statue, poste all'ingresso della grande sepoltura macedone risalente all'epoca di Alessandro Magno.
Le cariatidi sono figure familiari a chi visita l'Acropoli di Atene, poiché costituiscono le "colonne" dell'Eretteo. Anche se scolpite in pietra, le vesti diafane delle cariatidi di Anfipoli hanno eccezionali pieghe ricavate per movimentare gli abiti.
Il mausoleo di Anfipoli è racchiuso da un muro di marmo di circa 490 metri di perimetro. Le pareti interne hanno rivelato la presenza di colori e di affreschi. Sono stati rinvenuti anche interessanti mosaici ottenuti con ciottoli bianchi e neri disposti a forma di diamante.
Il braccio destro della cariatide scoperta ad ovest e quello sinistro della cariatide posta ad est sono tesi come ad impedire simbolicamente a chiunque di entrare nella tomba. Katerina Peristeri, archeologa responsabile dello scavo, crede che la tomba risalga al IV secolo a.C. e sia stata costruita da Dinocrate, architetto di Alessandro Magno. Al momento gli archeologi non si pronunciano sul nome del proprietario del mausoleo, anche se alcuni esperti hanno azzardato l'ipotesi che si tratti di uno dei generali di Alessandro Magno o di un parente stretto del sovrano macedone se non, addirittura, che il mausoleo possa essere stato costruito per ospitare le spoglie di Alessandro stesso.

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