La tavoletta d'oro trovata in Bahrain (Foto: Gulf Daily News) |
Nella parte sudoccidentale del Bahrain, durante uno scavo archeologico, è stata scoperta una tavoletta d'argilla recante un'antica scrittura cuneiforme databile al 500 a.C.. Con la tavoletta è emersa anche una tavoletta d'oro con incisa la figura di una donna, risalente al I secolo d.C.
Gli archeologi della missione archeologica francese che stanno scavando in Bahrain hanno affermato che la tavoletta d'argilla serviva per documentare i contratti. Le parole incise sono in lingua accadica, la lingua usata per i commercio in Medio Oriente intorno al 500 a.C.. L'iscrizione riporta che il contratto è stato stipulato nel diciannovesimo anno del re Dario, che ascese al trono achemenide nel 522 a.C.. E' la prima tavoletta cuneiforme del 500 a.C. rinvenuta in Bahrain ed attesta che, all'epoca, la regione era sottoposta al dominio babilonese.
Gli archeologi sono riusciti persino a identificare la firma sul contratto, dal momento che la parte posteriore della tavoletta è stata graffiata. Vi è inciso anche il nome della città dove il contratto è stato concluso. Gli antichi commercianti erano soliti concludere i contratti graffiando la parte posteriore della tavoletta che conteneva i termini degli stessi.
I ricercatori non sono, però, riusciti a interpretare il motivo che si trova dietro la figura della donna incisa sul piatto d'oro del I secolo trovato contemporaneamente alla tavoletta d'argilla.
Gli archeologi della missione archeologica francese che stanno scavando in Bahrain hanno affermato che la tavoletta d'argilla serviva per documentare i contratti. Le parole incise sono in lingua accadica, la lingua usata per i commercio in Medio Oriente intorno al 500 a.C.. L'iscrizione riporta che il contratto è stato stipulato nel diciannovesimo anno del re Dario, che ascese al trono achemenide nel 522 a.C.. E' la prima tavoletta cuneiforme del 500 a.C. rinvenuta in Bahrain ed attesta che, all'epoca, la regione era sottoposta al dominio babilonese.
Gli archeologi sono riusciti persino a identificare la firma sul contratto, dal momento che la parte posteriore della tavoletta è stata graffiata. Vi è inciso anche il nome della città dove il contratto è stato concluso. Gli antichi commercianti erano soliti concludere i contratti graffiando la parte posteriore della tavoletta che conteneva i termini degli stessi.
I ricercatori non sono, però, riusciti a interpretare il motivo che si trova dietro la figura della donna incisa sul piatto d'oro del I secolo trovato contemporaneamente alla tavoletta d'argilla.
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