Il monumento indagato sull'Appia Antica (Foto: ilmessaggero.it) |
(Fonte: Il Messaggero) - E se l'Appia Antica avesse la sua grande piramide? La seconda di Roma per grandezza dopo quella di Caio Cestio a Piazzale Ostiense. In queste ore uno staff di archeologi e architetti guidato dalla direttrice Rita Paris sta provando a risolvere l'enigma di un colossale monumento, ridotto a possente rudere di conglomerato cementizio, alto circa venti metri.
Presenza nota nello skyline del V miglio (riprodotto anche da Piranesi nel '700), al cospetto dei tumuli degli Orazi, sul ciglio della Regina Viarum dal lato della Villa dei Quintili. A guidare gli studiosi ora è il rinvenimento di blocchi di marmo scolpiti con la rappresentazione di una sfinge. Frammenti di statue riaffioranti dagli strati di terra ai piedi del mausoleo. Dettagli fondamentali per riuscire a interpretare un monumento "che non ha restituito nei secoli fregi, né iscrizioni, né elementi architettonici che ci possano dire l'identità del suo proprietario committente", evidenzia l'archeologo Riccardo Frontoni.
Presenza nota nello skyline del V miglio (riprodotto anche da Piranesi nel '700), al cospetto dei tumuli degli Orazi, sul ciglio della Regina Viarum dal lato della Villa dei Quintili. A guidare gli studiosi ora è il rinvenimento di blocchi di marmo scolpiti con la rappresentazione di una sfinge. Frammenti di statue riaffioranti dagli strati di terra ai piedi del mausoleo. Dettagli fondamentali per riuscire a interpretare un monumento "che non ha restituito nei secoli fregi, né iscrizioni, né elementi architettonici che ci possano dire l'identità del suo proprietario committente", evidenzia l'archeologo Riccardo Frontoni.
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