La statua di Cibele e gli archeologi che l'hanno scoperta (Foto: dailysabah.com) |
Nella provincia di Ordu, in Anatolia, sulla costa del Mar Nero, è stata trovata una rara statua in marmo raffigurante Cibele, risalente a 2100 anni fa. Cibele appare seduta sul suo trono, che pesa 200 chilogrammi per 110 centimetri di altezza. Si tratta della prima statua in marmo trovata, in Turchia, nella sua collocazione originaria.
L'antico artefatto è stato portato alla luce negli scavi condotti presso Kurul Kalesi, da un team di archeologi del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Gazi. I lavori di scavo stanno andando avanti senza sosta. Si pensa che la statua sia rimasta intatta dopo che la fortezza di Kurul crollò durante l'invasione romana. Presto sarà trasferita nel museo archeologico di Ordu. Cibele, dea madre anatolica, era il simbolo della prosperità. Nella mitologia anatolica era la personificazione della terra. Nella mitologia greca venne equiparata alla dea della terra Gaia, associata alla natura fertile, alle montagne, alle città ed alle loro mura.
L'antico artefatto è stato portato alla luce negli scavi condotti presso Kurul Kalesi, da un team di archeologi del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Gazi. I lavori di scavo stanno andando avanti senza sosta. Si pensa che la statua sia rimasta intatta dopo che la fortezza di Kurul crollò durante l'invasione romana. Presto sarà trasferita nel museo archeologico di Ordu. Cibele, dea madre anatolica, era il simbolo della prosperità. Nella mitologia anatolica era la personificazione della terra. Nella mitologia greca venne equiparata alla dea della terra Gaia, associata alla natura fertile, alle montagne, alle città ed alle loro mura.
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dailysabah.com
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