(Foto: La Stampa) |
Felci e fiordaliso, semi di primule, ranuncoli e carici conservati benissimo. Cresciuti rigogliosi, 1500 anni fa. E' l'incredibile ritrovamento degli archeologi vicino alla città di Pewsey, nella contea di Wiltshire, di alcuni fiori che hanno resistito altempo e gettano una nuova luce sulla Britannia del 500 d.C. e del secolo successivo, l'ultimo periodo romano nella futura Inghilterra, prima della ritirata, per difendere l'Europa continentale.
Le piante sono state rinvenute all'interno di pentole di rame, nascoste con tutta probabilità a regola d'arte per impedire loro di cadere nelle mani dei predoni anglosassoni. Si sono conservate praticamente intatte, come un mazzo di fiori essiccato, che ne dimostra ancora la rigogliosità, in otto vasi imballati. La datazione al radiocarbonio fissa il periodo della sepoltura del tesoro tra il 380 e il 550 d.C., nel momento in cui i Romani si stavano ritirando e gli anglosassoni hanno espanso i loro insediamenti nella zona meridionale e orientale.
"La sopravvivenza dei fiori è davvero molto speciale", ha dichiarato al quotidiano britannico The Times Richard Henry, membro del Portable Antiquities Scheme, un programma del governo per incoraggiare i volontari a denunciare i piccoli ritrovamenti archeologici nelle campagne. "E' difficile dire se si trattava di un ex voto. Sembra che il bottino sia stato interrato in fretta, durante una fuga della popolazione, forse pensando di ritornare. Ma è veramente interessante la zona in cui sono stati seppelliti, al confine tra i Romani e gli Angli. Quella era una frontiera significativa, in un periodo di grandi cambiamenti sociali".
Dalle analisi risulta che il tesoro è stato confezionato con fiori recisi durante la metà dell'estate, in un ambiente che includeva pascoli e campi coltivati. Il materiale vegetale è sopravvissuto a causa della felice posizione dei vasi, che hanno formato una cavità sigillata. Questa tecnica, probabilmente involontaria, ha permesso il materiale organico nel corso del tempo si rivestisse di sali di rame.
Il ritiro romano dalla Gran Bretagna è datato circa 410 d.C., quando l'imperatore Onorio ordinò alle legioni di lasciare. I cittadini britannici romani, probabilmente temevano raid da parte degli Anglosassoni. I fiori e il vasellame sono stati donati al museo Wiltshire a Devizes. Non sono stati considerati, ai sensi di legge, tesoro nazionale, perchè non erano inclusi metalli preziosi come oro e argento, anche se l'operazione di ritrovamento ha partecipato anche il Dipartimento Antichità del British Museum.
Le piante sono state rinvenute all'interno di pentole di rame, nascoste con tutta probabilità a regola d'arte per impedire loro di cadere nelle mani dei predoni anglosassoni. Si sono conservate praticamente intatte, come un mazzo di fiori essiccato, che ne dimostra ancora la rigogliosità, in otto vasi imballati. La datazione al radiocarbonio fissa il periodo della sepoltura del tesoro tra il 380 e il 550 d.C., nel momento in cui i Romani si stavano ritirando e gli anglosassoni hanno espanso i loro insediamenti nella zona meridionale e orientale.
"La sopravvivenza dei fiori è davvero molto speciale", ha dichiarato al quotidiano britannico The Times Richard Henry, membro del Portable Antiquities Scheme, un programma del governo per incoraggiare i volontari a denunciare i piccoli ritrovamenti archeologici nelle campagne. "E' difficile dire se si trattava di un ex voto. Sembra che il bottino sia stato interrato in fretta, durante una fuga della popolazione, forse pensando di ritornare. Ma è veramente interessante la zona in cui sono stati seppelliti, al confine tra i Romani e gli Angli. Quella era una frontiera significativa, in un periodo di grandi cambiamenti sociali".
Dalle analisi risulta che il tesoro è stato confezionato con fiori recisi durante la metà dell'estate, in un ambiente che includeva pascoli e campi coltivati. Il materiale vegetale è sopravvissuto a causa della felice posizione dei vasi, che hanno formato una cavità sigillata. Questa tecnica, probabilmente involontaria, ha permesso il materiale organico nel corso del tempo si rivestisse di sali di rame.
Il ritiro romano dalla Gran Bretagna è datato circa 410 d.C., quando l'imperatore Onorio ordinò alle legioni di lasciare. I cittadini britannici romani, probabilmente temevano raid da parte degli Anglosassoni. I fiori e il vasellame sono stati donati al museo Wiltshire a Devizes. Non sono stati considerati, ai sensi di legge, tesoro nazionale, perchè non erano inclusi metalli preziosi come oro e argento, anche se l'operazione di ritrovamento ha partecipato anche il Dipartimento Antichità del British Museum.
Fonte:
La Stampa
La Stampa
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