La sepoltura del governatore di Wakà (Foto: Proyecto Arqueològico Wakà and Ministry of Culture and Sports of Guatemala) |
La tomba di un governatore maya è stata scavata questa estate presso la città maya di Wakà, nel nord del Guatemala. Si tratta della più antica tomba reale ancora da scoprire nel sito. I Maya veneravano come divinità i loro governatori e li consideravano ancora vivi dopo la morte, è quanto ha affermato il Professor David Friedel, della Washington University di St. Louis.
La sepoltura è stata provvisoriamente datata, in base alle ceramiche in essa rinvenute, al 300-350 d.C., il che la rende la più antica tomba reale finora conosciuta nella regione nordoccidentale di Petén, nel Guatemala. Precedenti ricerche sul sito hanno rivelato l'esistenza di sei tombe reali e di una sepoltura sacrificale risalenti ad un periodo compreso tra il VI e il VII secolo d.C.. Wakà si trova a circa 40 km dal famoso sito maya di Tikal, vicino al fiume San Pedro Martir, nel Parco Nazionale di Laguna del Tigre. Nel periodo classico questa città reale dominava le principali rotte commerciali che correvano da nord a sud e da est ad ovest.
La dinastia Wak, alla quale la tomba appena scoperta appartiene, è stata una delle prime dinastie maya conosciute e si pensa che si sia stabilita sul territorio guatemalteco intorno al II secolo d.C.. Il governatore/sovrano rinvenuto nella sepoltura, identificato come un uomo adulto, non era accompagnato da reperti con iscrizioni, per cui non si conosce il suo nome.
L'identificazione della tomba come reale è basata sulla presenza di una maschera in giada raffigurante il defunto con le sembianze del dio del mais. Normalmente i maya erano quasi tutti ritratti con queste sembianze. Vi è presente un solo simbolo, una croce greca, che ha il significato di "giallo" ma anche di "prezioso", nell'antico idioma dei maya. Questo simbolo è associato al dio del mais. Una maschera analoga venne scoperta a Tikal nel 1960, in una tomba maya risalente al I secolo a.C.
Tra le offerte funebri dell'importante personaggio figurano 22 vasi in ceramica, conchiglie Spondylus, ornamenti di giada e un ciondolo forgiato a forma di coccodrillo. I resti mortali del governatore, così come alcuni ornamenti e la maschera, sono stati dipinti in un luminoso color rosso. La sepoltura è stata riaperta almeno una volta, nel 600 d.C., ed è possibile che proprio in quest'occasione le ossa del defunto siano state dipinte di rosso.
La sepoltura è stata provvisoriamente datata, in base alle ceramiche in essa rinvenute, al 300-350 d.C., il che la rende la più antica tomba reale finora conosciuta nella regione nordoccidentale di Petén, nel Guatemala. Precedenti ricerche sul sito hanno rivelato l'esistenza di sei tombe reali e di una sepoltura sacrificale risalenti ad un periodo compreso tra il VI e il VII secolo d.C.. Wakà si trova a circa 40 km dal famoso sito maya di Tikal, vicino al fiume San Pedro Martir, nel Parco Nazionale di Laguna del Tigre. Nel periodo classico questa città reale dominava le principali rotte commerciali che correvano da nord a sud e da est ad ovest.
La maschera funebre del governatore di Wakà (Foto: Proyecto Arqueològico Wakà and the Ministry of Culture and Sports of Guatemala) |
L'identificazione della tomba come reale è basata sulla presenza di una maschera in giada raffigurante il defunto con le sembianze del dio del mais. Normalmente i maya erano quasi tutti ritratti con queste sembianze. Vi è presente un solo simbolo, una croce greca, che ha il significato di "giallo" ma anche di "prezioso", nell'antico idioma dei maya. Questo simbolo è associato al dio del mais. Una maschera analoga venne scoperta a Tikal nel 1960, in una tomba maya risalente al I secolo a.C.
Tra le offerte funebri dell'importante personaggio figurano 22 vasi in ceramica, conchiglie Spondylus, ornamenti di giada e un ciondolo forgiato a forma di coccodrillo. I resti mortali del governatore, così come alcuni ornamenti e la maschera, sono stati dipinti in un luminoso color rosso. La sepoltura è stata riaperta almeno una volta, nel 600 d.C., ed è possibile che proprio in quest'occasione le ossa del defunto siano state dipinte di rosso.
Fonte:
Washington University in St. Louis
Washington University in St. Louis
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