domenica 8 luglio 2018

Gerusalemme, un amuleto islamico trovato nella Città di Davide

L'amuleto islamico trovato in un edificio della Città di Davide
a Gerusalemme (Foto: haaretz.com)
Gli archeologi che stanno scavando in una delle zone più antiche della città di Gerusalemme hanno rinvenuto un piccolo amuleto islamico. Sull'oggetto vi è scritto il nome di un uomo, Kareem, che è vissuto nella Città Santa più di mille anni fa. Kareem, tramite l'amuleto, invocava la protezione di Allah.
Il piccolo talismano è stato datato al IX-X secolo d.C., all'epoca del califfato abbaside. La scrittura devozionale si snoda su due linee ed è stata tradotta come: "Kareem (ha) fiducia in Allah. Signore dei mondi è Allah". "Lo scopo di un amuleto come questo è quello di ottenere protezione personale", ha affermato il Dottor Yiftah Shalev dell'Israel Antiquities Authority. "E' come se un ebreo dei giorni nostri andasse in giro con un ciondolo con la preghiera Shema Yisrael. Da tempo immemorabile, lo scopo di amuleti come questo è quello di avere protezione dal malocchio".
L'edificio di epoca abbaside in cui è stato rinvenuto l'amuleo islamico
(Foto: haaretz.com)
La prima riga è stata facilmente interpretata grazie al raffronto con i graffiti trovati lungo la strada di Darb al-Haj, percorsa per il rituale pellegrinaggio alla Mecca dall'VIII al X secolo d.C.. La seconda riga presente sull'amuleto è apparsa piuttosto erosa e la sua interpretazione è stata ottenuta dal raffronto con frasi simili trovate su sigilli personali e nel Corano.
Gli Abbasidi discendevano dallo zio del profeta Muhammad, Al-Abbas ibn Abd al-Muttalib (566-653 d.C.) e governarono da Baghdad su un territorio esteso a partire dall'VIII fino al XIII secolo d.C.. Al suo apice il loro dominio si estendeva dal nord Africa fino alla Terra Santa ed a tutto il Golfo Arabico, raggiungendo Armenia, Turkestan e Afghanistan. In Israele governarono dall'VIII fino alla fine del X secolo d.C..
L'amuleto è stato rinvenuto in una zona immediatamente a sud del Monte del Tempio, dove si pensa sorgesse il primo nucleo abitativo di Gerusalemme. Questa zona, chiamata città di Davide (anche se non ci sono prove archeologiche dirette dell'esistenza di un re di nome Davide) presenta resti che vanno dall'Età del Bronzo fino al periodo ottomano, nonché strutture lasciate da Romani ed Arabi.
L'amuleto è stato datato dal Dottor Nitzan Amitai-Preiss dell'Università ebraica di Gerusalemme, in base alla calligrafia, tipica del terzo periodo del califfato, in base alla struttura nella quale è stato trovato e dai frammenti di ceramica presenti nei pressi tra i quali una lampada intatta, tipici tutti dell'epoca degli Abbasidi.
L'amuleto è unico nel suo genere, forgiato in argilla friabile. Non si sa se sia stato collocato volutamente nella pavimentazione durante la costruzione dell'edificio nel quale è stato rinvenuto, come una sorta di offerta di fondazione, oppure se sia stato perso dal suo proprietario, Kareem. Gerusalemme non era una capitale abbaside, ma la città rivestiva una grande importanza per l'Islam del califfato omayyade a causa del Monte del Tempio, che i musulmani chiamano Al-Haram al-Sharif, dove si crede che il profeta Muhammad sia asceso al cielo. Il Monte del Tempio è, parimenti, un luogo sacro anche per gli ebrei, poiché ospita i resti del primo tempio di Gerusalemme.

Fonte:
haaretz.com

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