giovedì 3 dicembre 2009

La misteriosa testa di Templecombe


Templecombe è un villaggio inglese del Somerset, non lontano da Salisbury. La chiesa locale, St. Mary's Church, fu fondata da una delle figlie di re Alfredo come "figlia" della abbazia madre di Shaftesbury, fondata da Alfredo nell'anno 888. A quest'epoca risale anche la torre campanaria dell'edificio religioso, più simile ad una fortezza che non ad una chiesa,l e posta sul lato sud anzichè nord.
Il paesino di Templecombe deve il suo nome ad un gruppo di Cavalieri Templari che, nel XII secolo, s'insediarono in questo luogo per edificarvi una precettoria, che aveva il compito di amministrare il patrimonio templare di tutto il West Country e fungeva da centro di addestramento alla cavalleria ed all'arte della guerra per i futuri crociati in Terrasanta. I Templari mantennero la chiesa fino al 1311 e dallo stesso anno furono insediati, nella precettoria, abati e rettori che si sono succeduti, ininterrottamente, fino ad oggi.
Ma il paesino di Templecombe e, soprattutto, la sua chiesa sono diventati famosi per un altro movito. Durante la seconda guerra mondiale, fu scoperto casualmente un dipinto che, oggi, è esposto in una teca all'interno della chiesa. La rappresentazione si ritiene debba essere attribuita ai Templari. Il dipinto rappresenta una testa, probabilmente raffigurante Cristo, e venne scoperto nella legnaia esterna del cottage in West Court, di proprietà della signora Topp. Il dipinto era celato sotto l'intelaiatura del tetto, legato con dello spago e ricoperto di stucco.
L'allora rettore della precettoria, il vescovo Wright, si occupò del recupero e del restauro dell'opera che, poi, venne esposta sulla parete sud della chiesa nel 1956. Il buco della toppa ed i segni degli hinge, fanno pensare che il pannello fosse parte integrante di una porta. Il ritratto, presumibilmente del Cristo, è a grandezza naturale ed è stato dipinto in stile medioevale. La datazione è stata inizialmente fissata al 1314, poi recenti analisi al radiocarbonio 14, l'hanno retradatata al 1280, quando la precettoria e l'adiacente casa erano sotto il controllo dei Templari.
Dal momento che il volto effigiato nel dipinto non ha aureola e presenta una notevole somiglianza con il volto della Sindone, si è pensato che, durante le Crociate, i Templari fossero realmente entrati in possesso con il sacro telo e che lo abbiano portato in Europa dove ne hanno tratto ispirazione per i loro dipinti. Forse proprio questo ritratto è il "famigerato" Baphomet, che alcuni ritenevano essere un idolo musulmano adorato in gran segreto dai Templari.
Barbara Frale, studiosa dei Templari ed autrice di "La Sindone di Gesù Nazareno" (Ed. Il Mulino), sostiene che la testa di Templecombe sia lo sportello di un sacello che custodiva una copia della Sindone, consacrata per contatto con il suo lino.

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