lunedì 28 novembre 2011

I più antichi ami da pesca del mondo

Due degli ami ritrovati a Timor
Gli archeologi dell'Australian National University sono riusciti a scoprire le più antiche prove di pesca in alto mare. Quello che hanno ritrovato dimostra che oltre 42.000 anni fa gli uomini praticavano la pesca d'altura di tonni e altri pesci di grandi dimensioni.
La squadra della professoressa O' Connor ha scoperto il più antico amo da pesca mai recuperato all'interno di una caverna a Timor est. Gli archeologi hanno datato l'artefatto a circa 20-30.000 anni fa, il che fa dedurre che gli antichi pescatori avevano conoscenze avanzate di marineria.
L'amo da pesca fu realizzato con una conchiglia ed è sicuramente il più antico esempio del genere. Sembra essere un amo adatto a pesci di mare. Nel Pleistocene gli esseri umani avrebbero raggiunto l'Australia 50.000 anni fa ed iniziarono a raccogliere conchiglie e crostacei almeno 100.000 anni fa. Finora i più antichi reperti riguardanti la pesca risalivano a non oltre 12.000 anni fa e l'amo più antico aveva circa 5.500 anni.
Gli archeologi hanno preso in esame un sito contenente 38.000 ossa di pesce di 2.843 esemplari diversi datati a 42.000 anni fa. Prima di questo sito nelle caverne di Blombos, in Sud Africa sono stati ritrovati resti risalenti a 140-150.000 anni fa, si tratta di pesci che normalmente vivono in acque basse e, quindi, facilmente catturabili senza il ricorso a particolari tipi di tecnologia. Il sito di Timor est, invece, ha dimostrato il possesso, da parte dei suoi abitanti, di tecniche estremamente sofisticate nella pesca in alto mare da parte di uomini primitivi. Oltre 40.000 anni fa il livello del mare era inferiore di 60-70 metri rispetto all'attuale livello, il che vuol dire che molti siti del Pleistocene sono, ora, sommersi.

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