sabato 26 novembre 2011

Le tante vite di Nea Paphos

Gli scavi a Nea Paphos
Una squadra di archeologi australiani hanno annunciato di aver completato gli scavi a Nea Paphos, dove hanno scoperto delle mura medioevali, costruite sulla cima di un antico teatro ed hanno esplorato una fontana per l'acqua a poca distanza.
La squadra era composta da circa venti archeologi dell'Università di Sidney. Per tutto il periodo dello scavo è stato anche tenuto un blog che dava conto del progredire dello scavo. A Nea Paphos sorgeva, in epoca ellenistica e romana, la capitale dell'isola.
Il teatro fu costruito nel 300 a.C. circa, quando fu fondata la capitale dell'isola. I terremoti del IV secolo d.C. posero fine alla vita della città. Gli archeologi hanno esplorato anche un ninfeo, costruito probabilmente intorno al I secolo d.C., che forniva agli abitanti della capitale dell'isola acqua potabile. Il ninfeo era vicino alla porta nord-orientale della cità, vicino all'ingresso principale del teatro.
Il sito archeologico, tra gli altri, conserva i resti della Casa di Dioniso e della Casa di Orfeo, case del periodo greco-romano, disposte attorno ad una corte centrale e la Villa di Teseo, costruita sulle rovine di abitazioni del periodo precedente a quello ellenistico e romano. L'agorà di Nea Paphos, di cui sono visibili ancora le fondazioni, conserva una delle più grandi basiliche del IV secolo d.C. e un castello bizantino.
I primi insediamenti dell'isola sono stati datati all'epoca neolitica, dagli inizi del VII millennio a.C.. Un capitolo importante fu, senza dubbio, quello ellenistico, quando i sovrani ciprioti, aiutati da Alessandro Magno, si liberarono dalla dominazione persiana. Alla morte del macedone, l'isola fu contesa da Tolomeo e Antigono. Una personalità di spicco dell'epoca fu re Nicocle di Paphos, della famiglia dei Kinriadi, che acquistarono molto potere alla sua morte.
Nicocle trasferì il trono da Paleapaphos a Nea Paphos, dove edificò un tempio ad Artemis Agrotera. Morto Nicocle Cipro, seppure tra molte difficoltà, riuscì a sottrarre l'isola alle mire straniere. Dal 294 a.C. Tolomeo I Soter conquistò l'isola, che rimase in mano dei Tolomei fino al 58 a.C., quando divenne provincia romana.

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