S. Giovanni d'Asso |
I resti di quella che si preannuncia come la più antica abbazia della Toscana sono ritornati alla luce a Montalcino. La datazione dei rinvenimenti del complesso religioso di San Pietro ad Asso è del VII secolo d.C.. Questo monastero sarebbe stato costruito da Ariperto, ultimo re dei Longobardi, sulla via Francigena, ed è citato in due documenti del 715.
Per secoli la presenza del monastero è stata praticamente occultata da una proprietà viticola. Sotto il casale che sorge sul podere e che inglobava una piccola chiesa in rovina, sono emerse tracce di tre absidi, colonne, navate e capitelli. Poco sopra i vigneti, nei pressi del fiume Asso, lavori di scavo iniziati nel 2010 hanno permesso di recuperare una fortezza con torretta di avvistamento che, con tutta probabilità, svolgeva funzioni di difesa del complesso religioso.
Gli archeologi, diretti dal professor Stefano Campana, che insegna Topografia Antica all'Università di Siena, in collaborazione con Richard Hodges, professore dell'Università di Philadelphia, hanno anche recuperato dei frammenti in bronzo e numerosi altri materiali pertinenti, probabilmente, a utensili molto rari per il periodo, che fanno pensare che i personaggi che risiedevano nel monastero ricoprivano un certo rango sociale.
Per secoli la presenza del monastero è stata praticamente occultata da una proprietà viticola. Sotto il casale che sorge sul podere e che inglobava una piccola chiesa in rovina, sono emerse tracce di tre absidi, colonne, navate e capitelli. Poco sopra i vigneti, nei pressi del fiume Asso, lavori di scavo iniziati nel 2010 hanno permesso di recuperare una fortezza con torretta di avvistamento che, con tutta probabilità, svolgeva funzioni di difesa del complesso religioso.
Gli archeologi, diretti dal professor Stefano Campana, che insegna Topografia Antica all'Università di Siena, in collaborazione con Richard Hodges, professore dell'Università di Philadelphia, hanno anche recuperato dei frammenti in bronzo e numerosi altri materiali pertinenti, probabilmente, a utensili molto rari per il periodo, che fanno pensare che i personaggi che risiedevano nel monastero ricoprivano un certo rango sociale.
Nessun commento:
Posta un commento