Clitennestra uccide Cassandra |
Apre oggi i battenti, al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, e sarà possibile visitarla fino al 22 aprile prossimo, una mostra dedicata all'amore al tempo della guerra. Sottotitolo della mostra è: "L'amore di Teti e Peleo, quello di Ettore e Andromaca, l'uccisione di Priamo e quella di Cassandra, la triste storia di Ifigenia. In mostra, gli infiniti volti dell'amore sullo sfondo della mitica guerra di Troia, così come raccontano le pitture vascolari esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Ferrara".
La mostra è curata dagli archeologi Caterina Cornelio e Mario Cesarano e si articola su temi quali il fato e i suoi strumenti all'opera durante la guerra per eccellenza, quella di Troia, e sulle vicende amorose che ruotano attorno al famosissimo conflitto, così come sono raffigurati sui vasi recuperati nella necropoli di Spina.
Il racconto "vascolare" inizia con il rapporto tra Teti e Peleo, genitori di Achille, che sono gli epigoni veri e propri della guerra di Troia. Proprio durante il loro banchetto di nozze, infatti, la dea della discordia Eris, che non era stata invitata, lancia il famoso pomo che porterà al giudizio di Paride e al rapimento di Elena.
Altre figure umanissime e imperiture, anch'esse raffigurate sui vasi funebri, sono quelle di Ettore e di sua moglie Andromaca. La morte di Ettore, tra l'altro, segnerà fatalmente la fine di Troia ed alcuni vasi riportano l'Ilioupersis, l'ultima notte della città. Ma anche la principessa troiana Cassandra, sorella di Ettore, ha un suo ruolo tragico nella già tragica vicenda della città. Prigioniera di Agamennone, che la porta, come schiava, in patria, scatena la gelosia di Clitennestra che finirà per portare alla morte di entrambi, un "utile" sacrificio per purificare la morte della figlia Ifigenia, sacrificata da Agamennone per propiziare venti favorevogli agli Achei che stavano partendo per Troia.
Il 14 febbraio, l'archeologo Mario Cesarano illustrerà i contenuti e le curiosità legate alla mostra nel corso di una conferenza dal titolo "L'amore al tempo della guerra".
La mostra è curata dagli archeologi Caterina Cornelio e Mario Cesarano e si articola su temi quali il fato e i suoi strumenti all'opera durante la guerra per eccellenza, quella di Troia, e sulle vicende amorose che ruotano attorno al famosissimo conflitto, così come sono raffigurati sui vasi recuperati nella necropoli di Spina.
Il racconto "vascolare" inizia con il rapporto tra Teti e Peleo, genitori di Achille, che sono gli epigoni veri e propri della guerra di Troia. Proprio durante il loro banchetto di nozze, infatti, la dea della discordia Eris, che non era stata invitata, lancia il famoso pomo che porterà al giudizio di Paride e al rapimento di Elena.
Altre figure umanissime e imperiture, anch'esse raffigurate sui vasi funebri, sono quelle di Ettore e di sua moglie Andromaca. La morte di Ettore, tra l'altro, segnerà fatalmente la fine di Troia ed alcuni vasi riportano l'Ilioupersis, l'ultima notte della città. Ma anche la principessa troiana Cassandra, sorella di Ettore, ha un suo ruolo tragico nella già tragica vicenda della città. Prigioniera di Agamennone, che la porta, come schiava, in patria, scatena la gelosia di Clitennestra che finirà per portare alla morte di entrambi, un "utile" sacrificio per purificare la morte della figlia Ifigenia, sacrificata da Agamennone per propiziare venti favorevogli agli Achei che stavano partendo per Troia.
Il 14 febbraio, l'archeologo Mario Cesarano illustrerà i contenuti e le curiosità legate alla mostra nel corso di una conferenza dal titolo "L'amore al tempo della guerra".
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