La Tomba del Piccolo Principe |
Un'equipe di studiosi italiani dell'Università di Roma ha riportato alla luce, nei pressi di Nassiriya, in Iraq, la Tomba del Piccolo Principe, così denominata dalla giovane età del suo occupante e dal prezioso corredo funebre che vi era contenuto. In quest'ultimo erano compresi strumenti di toletta, un vaso di bronzo a forma di nave e perle di cornalina di grande valore.
La campagna della Sapienza è la prima affidata a una spedizione straniera dopo i conflitti del Golfo ed è diretta dall'assiriologo Franco D'Agostino. Si delinea l'esistenza, in questo luogo, di un rilevante insediamento di III millennio a.C.. I ricercatori sono arrivati a questa datazione anche grazie al ritrovamento di cento coppette di ceramica ed a manufatti di bronzo. Sul sito è stato anche ritrovato un sigillo in conchiglia, dalla forma cilindrica, su cui appare la scena di un banchetto simile agli esemplari ritrovati nel Cimitero Reale di Ur.
Anche le perle in cornalina risalgono alla stessa data dei reperti di ceramica e di bronzo e provengono dalla Valle dell'Indo. Analizzando questa sepoltura gli esperti sperano di conoscere meglio le antiche procedure di interramento dei cadaveri che, finora, non sono mai state rivelate dagli scavi mesopotamici.
In una trincea a sud-est è stato individuato un muro in mattoni crudi che pare delimitare un ambiente piuttosto ampio. Probabilmente si tratta di un muro perimetrale risalente al periodo protodinastico.
La campagna della Sapienza è la prima affidata a una spedizione straniera dopo i conflitti del Golfo ed è diretta dall'assiriologo Franco D'Agostino. Si delinea l'esistenza, in questo luogo, di un rilevante insediamento di III millennio a.C.. I ricercatori sono arrivati a questa datazione anche grazie al ritrovamento di cento coppette di ceramica ed a manufatti di bronzo. Sul sito è stato anche ritrovato un sigillo in conchiglia, dalla forma cilindrica, su cui appare la scena di un banchetto simile agli esemplari ritrovati nel Cimitero Reale di Ur.
Anche le perle in cornalina risalgono alla stessa data dei reperti di ceramica e di bronzo e provengono dalla Valle dell'Indo. Analizzando questa sepoltura gli esperti sperano di conoscere meglio le antiche procedure di interramento dei cadaveri che, finora, non sono mai state rivelate dagli scavi mesopotamici.
In una trincea a sud-est è stato individuato un muro in mattoni crudi che pare delimitare un ambiente piuttosto ampio. Probabilmente si tratta di un muro perimetrale risalente al periodo protodinastico.
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