domenica 8 luglio 2012

Nehemes Bastet, cantante di Amon

Il sarcofago di Nehemes Bastet nella Valle dei Re
(Università di Basilea, King's Valley Project)
Lo scorso anno, in concomitanza con la deposizione dell'ex presidente egiziano Mubarak, gli archeologi dell'Università di Basilea hanno fatto un'importante scoperta nella Valle dei Re. Una delle scoperte più rilevanti da quasi un secolo.
La Valle dei Re, sulla riva occidentale del Nilo, di fronte all'antica città di Tebe, fu l'ultimo luogo di riposo dei faraoni e dell'aristocrazia egizia nel periodo del Nuovo Regno (1539-1069 a.C.), il periodo sicuramente più prospero della storia egizia. Furono intagliate, nelle pareti rocciose, decine di tombe, la maggior parte delle quali saccheggiate già a cominciare dall'antichità. Proprio qui il team di archeologi svizzeri si è imbattuto in una sepoltura importante, ricavata all'estremità sud-orientale della valle. Hanno, pertanto, richiesto i permessi necessari per scavare che sono arrivati con un certo ritardo, permettendo agli archeologi di mettersi al lavoro solo un anno più tardi.
Iniziati gli scavi, ad otto metri di profondità è venuto alla luce il bordo superiore di una porta, bloccata da pietre di grandi dimensioni. Sul fondo dello scavo sono stati ritrovati frammenti di ceramica e pezzi di intonaco, materiale comunemente usato per sigillare l'ingresso delle tombe egizie. Sono stati proprio questi ritrovamenti a far capire agli studiosi che erano in presenza di una sepoltura databile ad un periodo compreso tra il 1539 e il 1292, quando sull'Egitto regnava la XVIII Dinastia.
Il sarcofago di Nehemes Bastet
(Università di Basilea, King's Valley Project)
Attraverso un'apertura accanto alla porta, gli archeologi hanno potuto fotografare l'interno dell'ambiente. Le immagini sorprendenti dell'interno hanno rivelato una piccola camera scavata nella roccia, riempita di detriti quasi fino al soffitto. In cima ai detriti giaceva un sarcofago scolpito in legno di sicomoro e decorato con geroglifici di colore giallo ai lati e sulla superficie superiore. Il sarcofago appariva in ottime condizioni di conservazione.
I geroglifici, una volta decifrati, hanno consentito di dare un nome alla proprietaria della tomba, Nehemes Bastet, una donna appartenente ad una classe sociale elevata, che aveva il titolo di "cantante di Amon". Il padre di Nehemes Bastet era sacerdote nel complesso templare di Karnak a Tebe. Il colore del sarcofago ed i geroglifici sembravano appartenere ad un periodo più tardo rispetto all'intera sepoltura, compreso tra il 945 e il 715 a.C.. Evidentemente la camera sepolcrale era stata riutilizzata successivamente alla sua creazione, una consuetudine comune all'epoca.
All'interno della tomba sono state ritrovate una stele di legno piuttosto piccola, su cui era dipinta una preghiera per la cura della defunta, e un'immagine che gli archeologi ritengano sia quella di Nehemes Bastet seduta di fronte ad Amon. Le macerie contenute nella camera sepolcrale comprendevano vasellame, frammenti di legno e parti della mummia che, in origine, aveva occupato la tomba. La sepoltura di Nehemes Bastet è la prima ad essere stata ritrovata dopo la grande scoperta della tomba di Tutankhamon nel 1922.
La sepoltura di Nehemes Bastet sta già "parlando" ai suoi scopritori, fornendo notizie interessanti sulla vita della donna che, un tempo lontano, fu "cantante di Amon". Ella visse in un periodo in cui l'Egitto era attraversato da conflitti intermittenti tra i faraoni che risiedevano a Tanis ed i sommi sacerdoti di Amon a Tebe, che gareggiavano con i sovrani in ricchezza e potere.
Iscrizione con il nome della defunta Nehemes Bastet
(Università di Basilea, King's Valley Project)
Nehemes Bastet, pur essendo una donna dallo status sociale piuttosto elevato, fu sepolta in modo molto semplice, malgrado il sarcofago, scolpito in legno di sicomoro, fosse molto costoso. La musica, alla quale la donna si dedicava, era un elemento chiave nella religione egizia. Serviva per blandire le divinità e per incoraggiarle a provvedere ai loro fedeli. La professione di "cantante di Amon" era ritenuta piuttosto importante, nell'antico Egitto. Probabilmente si trasmetteva di madre in figlia. Le donne che la esercitavano erano rispettate e benvolute e proprio per questo Nehemes Bastet è stata sepolta nella Valle dei Re. Di solito le "cantanti di Amon" erano retribuite, al pari dei sacerdoti del dio, con i proventi derivati dall'amministrazione degli estesi terreni di cui erano proprietari i templi in Egitto.
Ancora molte cose deve rivelare Nehemes Bastet agli archeologi. Per farlo deve essere trasportata in laboratorio. Ora la mummia è a Luxor, dove ha avuto le prime "cure". Una Tac al corpo di Nehemes Bastet è prevista per la fine di quest'anno o per l'inizio del 2013. Gli archeologi pensano che quella della "cantante di Amon" non sia l'unica sepoltura ancora da scoprire nella Valle dei Re.

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