venerdì 21 settembre 2012

Le statue di Afrodisia, particolari

La statua del togato di Afrodisia
Alcune informazioni arricchiscono la scoperta di due statue acefale in Turchia. L'abbigliamento delle due statue suggerisce che uno dei due personaggi rappresentati fosse un notabile locale, mentre l'altro era, forse, un ufficiale imperiale. Una delle due statue risale al 200 d.C., mentre l'altra è del 450 d.C. circa.
Lo studio della ceramica ritrovata assieme alle statue suggerisce che le due statue furono utilizzate come sostegni di una piattaforma già intorno al VII secolo d.C.. Afrodisia sorgeva nei pressi di una cava di marmo e la sua statuaria fiorì tra il 30 a.C. e il 600 d.C.. Dal 2008 gli archeologi americani stanno scavando nella strada del Tetrapylon, un viale che va dal santuario della dea Afrodite sino ad un tempio importantissimo chiamato Sebasteion.
Lo scavo ha finora evidenziato i segni di una sorta di conflagrazione, colonne crollate, vetri rotti, mosaici frammentati e legno bruciato. Proprio nel mese di agosto gli archeologi, scavando al di sopra di questo strato di distruzione hanno ritrovato una piattaforma con le due statue senza testa, posizionate ad angolo retto a mò di base.
Malgrado l'utilizzo completamente diverso da quello per cui erano state originariamente concepite, le due statue possono ancora raccontare una storia. La statua scolpita nel 200 d.C., per esempio, indossa un mantello ed una tunica, manifestazione della sua importante carica di cittadino. E' stato scolpito in posizione da retore, la mano destra sospesa in un gesto come se fosse a metà discorso, la sinistra che stringe un rotolo reso in modo estremamente realistico. Questi particolari parlano di un importante membro della locale élite. La seconda statua, più recente rispetto alla prima, indossa una toga e stivali stringati, simbolo di un alto ufficiale imperiale, probabilmente un governatore di provincia

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