Giare ritrovate in una cantina |
A guidare il gruppo è il dottor Nicolae Roddy, della Creighton University di Omaha, in Nebraska. Con i suoi colleghi stava esplorando una zona che aveva restituito numerosi reperti di epoca romana dell'antica Betsaida, la città di pescatori ricordata nel Nuovo Testamento, quando è tornata alla luce una strada asfaltata dei tempi dei discepoli di Gesù, che corre verso ovest, attraverso la zona residenziale, verso la valle del Giordano.
Questa strada è, in realtà, solo una delle tante scoperte fatte negli ultimi anni a Betsaida, identificata come l'antica città evangelica nel 1987, dal dottor Rami Arav, dell'Università del Nebraska, diretto del progetto degli scavi di Betsaida. Il sito, in questi anni, ha rivelato diversi strati dell'occupazione umana, dall'epoca dei primi re di Giuda, fino all'età ellenistica prima e romana poi.
La città antica vanta possenti e complesse cinte murarie e mura difensive, un palazzo e mostra i segni della distruzione subita da parte del re assiro Tiglat Pileser III nel 732 a.C.. E', questa, l'epoca del regno di Gheshur, che nella Bibbia ebraica è definito come un alleato stretto dell'antica Israele durante il periodo del regno comune di Davide e Salomone. Davide stesso aveva sposato Ma'achah, figlia del re di Gheshur.
Tra gli altri resti ritrovati nell'antica città biblica, risalenti al periodo romano, vi sono i resti di un antico tempio romano, probabilmente fatto edificare dal tetrarca Erode Filippo, dell'incenso riservato a rituali del tempio, una cantina per conservare il vino e numerosi frammenti di ceramica.
L'ultima stagione di scavi, terminata da poco, ha riportato alla luce copie artigianali di sigilli egiziani ed altri reperti. Gli archeologi ed i volontari che collaborano con loro faranno ritorno a Betsaida nell'estate del 2013.
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