Affreschi murari ritrovati a Dzibanche |
Questi risultati sono venuti alla luce alcuni mesi fa, quando gli archeologi hanno ripreso in esame gli scavi dell'archeologo Enrique Nalda sulle metropoli maya. L'insediamento di Dzibanche ha avuto il suo culmine nel Periodo Classico (250-1000 d.C.), durante il periodo di governo della dinastia Kaan, una delle dinastie maya più antiche e più importanti.
L'archeologa Sandra Balanzario, responsabile del progetto di ricerca a Dzibanche, ha affermato che la città risulta essere stata abitata fino al 1200-1550 d.C.. Tra gli oggetti ritrovati, un piatto volutamente frantumato durante la celebrazione di un rituale e depositato come offerta. Il piatto è decorato con la raffigurazione dei fratelli "Testigo Cielo", tra i governanti più noti della dinastia Kaan.
Oggetti in giada ritrovati come offerta nel Tempio del Gufo |
In una piazza della città è stato scavato, dall'archeologo Enrique Nalda, un complesso architettonico caratterizzato da diverse stanze con una sorta di marciapiede interno. Probabilmente, pensano gli archeologi, si tratta della residenza della famiglia Kaan. Accanto al complesso, nel Tempio di Cormoranes, è stato riportato alla luce un altro affresco del periodo classico, con l'iconografia della montagna sacra, in cui viene narrata la storia delle origini della famiglia Kaan a legittimarne il potere dinastico sulla città maya.
I complessi monumentali di Dzibanche sono molto simili a quelli di Tikal. Alcuni di questi complessi monumentali sono definiti piramidi-tempio e sono caratterizzati da uno stile che iniziò a comparire nel VII secolo d.C. e fu utilizzato fino a tutto il XII secolo. Il nome Dzibanche significa "scrittura sul legno" e deriva dal fatto che il cosiddetto Tempio VI ha un grande architrave in legno di quebracho che reca, incisi, otto glifi datati al 618 d.C..
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