Lo scavo di uno dei rifugi della Sierra Mayor (Foto: Antonio Porcayo/Inah) |
Gli archeologi dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (Inah) hanno individuato ben otto luoghi di sosta temporanea databili ad un periodo compreso tra i 400 ed i 7000 anni fa. Questa sorta di accampamenti si trovano nella Sierra Mayor, in Messico, ed hanno restituito ossa di animali, tra i quali alcuni estinti, oggetti litici e ceramici.
La Sierra Mayor è un luogo particolarmente arido che può raggiungere, in estate, temperature vicine ai 50 gradi. Il suo clima non permette lo sviluppo della vegetazione, lasciando esposta l'argilla delle colline. Proprio alcune località dove l'argilla è ben visibile hanno presentato, con chiarezza, i segni dell'attività connessa all'estrazione del materiale.
Gli otto campi scoperti ospitavano ciascuno diverse famiglie che vivevano qui temporaneamente ed erano contraddistinti da pietre poste attorno a strutture circolari chiamate Corralitos. Gli archeologi hanno ritenuto, per diverso tempo, che i nativi utilizzassero questi rifugi come luoghi per trascorrere la notte, ma hanno scoperto, di recente, tracce di focolari che adombrano un'occupazione più prolungata.
La Sierra Mayor è un luogo particolarmente arido che può raggiungere, in estate, temperature vicine ai 50 gradi. Il suo clima non permette lo sviluppo della vegetazione, lasciando esposta l'argilla delle colline. Proprio alcune località dove l'argilla è ben visibile hanno presentato, con chiarezza, i segni dell'attività connessa all'estrazione del materiale.
Gli otto campi scoperti ospitavano ciascuno diverse famiglie che vivevano qui temporaneamente ed erano contraddistinti da pietre poste attorno a strutture circolari chiamate Corralitos. Gli archeologi hanno ritenuto, per diverso tempo, che i nativi utilizzassero questi rifugi come luoghi per trascorrere la notte, ma hanno scoperto, di recente, tracce di focolari che adombrano un'occupazione più prolungata.
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