Base della statua di una sfinge ritrovata a Tel Hazor |
Gli archeologi israeliani hanno trovato le tracce, in Israele, di un antico leader egiziano. In un sito del Tel Hazor National Park, a nord del Mare di Galilea, gli archeologi dell'Università Ebraica di Gerusalemme hanno portato alla luce parte di una sfinge appartenente ad uno degli antichi costruttori di piramidi.
Gli scavi a Tel Hazor sono condotti dal professor Ammon Ben-Tor, dal professor Yadin Yigael e dal dottor Sharon Zuckerman. La sfinge è stata portata qui dall'Egitto e reca un'iscrizione geroglifica tra le zampe che menziona Menkaura (Micerino), faraone che regnò in Egitto nel III millennio a.C., uno dei costruttori delle famose piramidi di Giza.
La scoperta di Tel Hazor giunge inaspettata. Con il nome del faraone, la sfinge reca la descrizione "Amato dalla manifestazione divina...che gli ha dato vita eterna". Il testo sembra alludere al fatto che la sfinge era originaria, probabilmente, dell'antica città di Heliopolis, a nord del moderno Cairo. Gli archeologi ritengono altamente improbabile che la sfinge sia stata portata in Israele all'epoca di Micerino, poiché non vi è alcuna traccia di qualsiasi rapporto tra Egitto ed Israele nel III millennio a.C.. Forse la statua è stata portata in Israele nel II millennio a.C., quando in Egitto governavano gli Hyksos, originari di Canaan.
Hazor è il più grande sito biblico d'Israele e copre una superficie di circa 200 ettari. La popolazione del luogo, nel II millennio a.C., è stata stimata a circa 20.000 abitanti, il che la rende la città più grande ed importante della regione, unitamente al fatto che si trovava sulla strada che collegava l'Egitto a Babilonia. La sua conquista da parte degli Israeliti aprì la strada per la conquista e l'insediamento di questi ultimi in Canaan. La città fu ricostruita e fortificata da re Salomone e rimase attiva fino alla sua distruzione, operata dagli Assiri nel 732 a.C.
Documenti scoperti sia ad Hazor che in Egitto ed in Iraq attestano che la città cananea mantenne rapporti culturali e commerciali sia con l'Egitto che con Babilonia.
Gli scavi a Tel Hazor sono condotti dal professor Ammon Ben-Tor, dal professor Yadin Yigael e dal dottor Sharon Zuckerman. La sfinge è stata portata qui dall'Egitto e reca un'iscrizione geroglifica tra le zampe che menziona Menkaura (Micerino), faraone che regnò in Egitto nel III millennio a.C., uno dei costruttori delle famose piramidi di Giza.
La scoperta di Tel Hazor giunge inaspettata. Con il nome del faraone, la sfinge reca la descrizione "Amato dalla manifestazione divina...che gli ha dato vita eterna". Il testo sembra alludere al fatto che la sfinge era originaria, probabilmente, dell'antica città di Heliopolis, a nord del moderno Cairo. Gli archeologi ritengono altamente improbabile che la sfinge sia stata portata in Israele all'epoca di Micerino, poiché non vi è alcuna traccia di qualsiasi rapporto tra Egitto ed Israele nel III millennio a.C.. Forse la statua è stata portata in Israele nel II millennio a.C., quando in Egitto governavano gli Hyksos, originari di Canaan.
Hazor è il più grande sito biblico d'Israele e copre una superficie di circa 200 ettari. La popolazione del luogo, nel II millennio a.C., è stata stimata a circa 20.000 abitanti, il che la rende la città più grande ed importante della regione, unitamente al fatto che si trovava sulla strada che collegava l'Egitto a Babilonia. La sua conquista da parte degli Israeliti aprì la strada per la conquista e l'insediamento di questi ultimi in Canaan. La città fu ricostruita e fortificata da re Salomone e rimase attiva fino alla sua distruzione, operata dagli Assiri nel 732 a.C.
Documenti scoperti sia ad Hazor che in Egitto ed in Iraq attestano che la città cananea mantenne rapporti culturali e commerciali sia con l'Egitto che con Babilonia.
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