Archeologi al lavoro sull'isola di Geronisos (Foto: Dipartimento delle Antichità di Cipro) |
Il Dipartimento delle Antichità di Cipro ha annunciato il completamento dello scavo di cinque settimane nell'isola di Geronisos, di fronte Agios Georgios tis Pegeias. Lo scavo è stato condotto dagli archeologi della New York University, sotto la direzione del Professor Breton Connelly.
Tra i ritrovamenti più importanti vi sono quelli di monumentali pareti bugnate, letti di malta per blocchi di pietra, andati, con tutta probabilità, a ruba durante il periodo bizantino, per la costruzione delle chiese di Agios Georigios.
La superficie dell'isola di Geronisos è stata soggetta, nel corso dei secoli, ad una progressiva erosione da parte del mare e del vento, erosione le cui conseguenze sono stati diversi crolli. Gli archeologi sono riusciti, comunque, a recuperare grossi pithoi lungo il margine meridionale dell'isola. Queste enormi giare per la conservazione di derrate alimentari sono state utilizzate, probabilmente, per raccogliere acqua piovana, dal momento che l'isola è del tutto priva di sorgenti naturali.
Sono stati ritrovati anche ciotole, brocche e frammenti di anfore su un antico pavimento di limo di età ellenistica. Pavimento che mostra segni di una trincea scavata da chi voleva depredare i muri dell'edificio a cui apparteneva delle sue belle pietre in bugnato.
Tra i ritrovamenti più importanti vi sono quelli di monumentali pareti bugnate, letti di malta per blocchi di pietra, andati, con tutta probabilità, a ruba durante il periodo bizantino, per la costruzione delle chiese di Agios Georigios.
La superficie dell'isola di Geronisos è stata soggetta, nel corso dei secoli, ad una progressiva erosione da parte del mare e del vento, erosione le cui conseguenze sono stati diversi crolli. Gli archeologi sono riusciti, comunque, a recuperare grossi pithoi lungo il margine meridionale dell'isola. Queste enormi giare per la conservazione di derrate alimentari sono state utilizzate, probabilmente, per raccogliere acqua piovana, dal momento che l'isola è del tutto priva di sorgenti naturali.
Sono stati ritrovati anche ciotole, brocche e frammenti di anfore su un antico pavimento di limo di età ellenistica. Pavimento che mostra segni di una trincea scavata da chi voleva depredare i muri dell'edificio a cui apparteneva delle sue belle pietre in bugnato.
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