La Venere di Racibòrz (Foto: Piotr Szejnoga) |
Una statuetta neolitica (IV millennio a.C.) raffigurante una figura femminile stilizzata è stata ritrovata durante gli scavi di Racibòrz, in Polonia. Finora solo pochi e piccoli frammenti di epoca neolitica sono stati scoperti in Polonia.
La statuina è stata soprannominata Venere di Racibòrz, perché è simile a reperti di questo tipo emersi in altri contesti europei di epoca paleolitica. Sono visibili chiaramente le gambe, i fianchi ampi, il seno, una rappresentazione schematica della testa e delle mani alzate in gesto di adorazione. La Venere di Racibòrz, differentemente da altre figurine coeve, è in argilla. Le statuette femminili sono solitamente associate al culto della fertilità e della Dea Madre e sono segno della grande importanza conferita alle donne in epoca neolitica.
La statuina è stata soprannominata Venere di Racibòrz, perché è simile a reperti di questo tipo emersi in altri contesti europei di epoca paleolitica. Sono visibili chiaramente le gambe, i fianchi ampi, il seno, una rappresentazione schematica della testa e delle mani alzate in gesto di adorazione. La Venere di Racibòrz, differentemente da altre figurine coeve, è in argilla. Le statuette femminili sono solitamente associate al culto della fertilità e della Dea Madre e sono segno della grande importanza conferita alle donne in epoca neolitica.
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