Il materiale recuperato dalle forze dell'ordine e appartenente al relitto romano ritrovato nel Mar Ligure |
I carabinieri subacquei di Genova, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Alassio, hanno scoperto il relitto di una nave romana del II secolo d.C., adagiato ad un miglio di distanza dal litorale di Porto Maurizio, a 50 metri di profondità. Il relitto conserva almeno cinquanta pregiatissime anfore. Gli archeologi ritengono che molte altre anfore siano state trafugate dai tombaroli del mare.
La presenza di questa nave permette agli archeologi di poter ricostruire il traffico delle navi romane nel Mediterraneo, nel tratto tra l'Italia, la Francia e la Spagna. Il relitto non era presente sulle carte ufficiali, ma recentemente sono stati recuperati una serie di reperti, nelle case di alcuni tombaroli conosciuti alle forze dell'ordine, che hanno consentito di individuare il luogo in cui giaceva la nave. Sono ora cinque i relitti conosciuti e custoditi dal mare della Liguria.
La nave individuata è lunga una cinquantina di metri ed ha un valore storico incalcolabile. Si pensa di poter trovare ancora altre anfore nella parte bassa dell'imbarcazione, quella non visibile. Tra il materiale recuperato dalle forze dell'ordine vi sono alcuni pezzi particolarmente pregiati: un gladio appartenuto ad un gladiatore romano, un anello romano con sigillo imperiale, un vaso greco a figure nere, monete romane e bizantine ed un'incredibile varietà di anfore romane, massaliote, ciraniche, di forlimpopoli, galliche e brocche ed anche piatti medioevali.
La presenza di questa nave permette agli archeologi di poter ricostruire il traffico delle navi romane nel Mediterraneo, nel tratto tra l'Italia, la Francia e la Spagna. Il relitto non era presente sulle carte ufficiali, ma recentemente sono stati recuperati una serie di reperti, nelle case di alcuni tombaroli conosciuti alle forze dell'ordine, che hanno consentito di individuare il luogo in cui giaceva la nave. Sono ora cinque i relitti conosciuti e custoditi dal mare della Liguria.
La nave individuata è lunga una cinquantina di metri ed ha un valore storico incalcolabile. Si pensa di poter trovare ancora altre anfore nella parte bassa dell'imbarcazione, quella non visibile. Tra il materiale recuperato dalle forze dell'ordine vi sono alcuni pezzi particolarmente pregiati: un gladio appartenuto ad un gladiatore romano, un anello romano con sigillo imperiale, un vaso greco a figure nere, monete romane e bizantine ed un'incredibile varietà di anfore romane, massaliote, ciraniche, di forlimpopoli, galliche e brocche ed anche piatti medioevali.
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