Una delle sette meraviglie del mondo antico erano i Giardini Pensili di Babilonia, dei quali, però, non è stata mai trovata traccia, almeno non dove sorgeva l'antica Babilonia. Dopo venti anni di ricerca, però, pare che la Dottoressa Stephanie Dalley abbia fatto un'importante scoperta.
La Dottoressa Dalley, che è ricercatrice onoraria presso il Sommerville College e presso l'Istituto Orientale dell'Università di Oxford, ritiene che i giardini siano esistiti ma siano stati impiantati, in realtà, a Ninive agli inizi del VII secolo a.C.. La ricercatrice pensa che siano stati gli Assiri (che abitavano, un tempo, quello che attualmente è il nord dell'Iraq) e non i Babilonesi a crearli, per iniziativa del loro sovrano Sennacherib.
Prova ne sarebbe una descrizione che Sennacherib fa di un "palazzo senza rivali", di una "meraviglia per tutti i popoli". Il sovrano descrive una serie di opere idrauliche per la raccolta e la distribuzione delle acque. Un recente scavo nei pressi di Ninive ha, poi, in effetti trovato tracce di un acquedotto con un'iscrizione che recita: "Sennacherib re del mondo... Da una grande distanza le mie acque si sono dirette nei pressi di Ninive". La Dottoressa Dalley ritiene, inoltre che i paesaggi di Babilonia e di Ninive siano prove efficaci di quanto sostiene, con le loro pianure piatte nelle quali era piuttosto difficile impiantare dei giardini pensili, soprattutto per problema della loro necessaria e continua irrigazione, che doveva presupporre un sistema idraulico in grado di pompare l'acqua verso una struttura sviluppata in altezza.
La Dottoressa Dalley sostiene che quando gli Assiri conquistarono Babilonia, nel 689 a.C., la capitale assira Ninive fu considerata una sorta di Nuova Babilonia. Gli Assiri ribattezzarono le porte della città con i nomi delle porte di Babilonia. I giardini, poi, secondo la Dottoressa Dalley, potrebbero essere quelli raffigurati in un bassorilievo proveniente dal palazzo di Sennacherib a Ninive, dove compaiono alberi che crescono su un colonnato coperto, come viene descritto nei resoconti classici circa i Giardini Pensili di Babilonia.
La Dottoressa Dalley ha impiegato diversi anni per raccogliere le prove e formulare l'ipotesi che i famosi giardini fossero, in realtà, un sistema associato ad una complessa rete di acquedotti e canali costruiti da Sennacherib a Ninive e non da Nabucodonosor a Babilonia.
La Dottoressa Dalley, che è ricercatrice onoraria presso il Sommerville College e presso l'Istituto Orientale dell'Università di Oxford, ritiene che i giardini siano esistiti ma siano stati impiantati, in realtà, a Ninive agli inizi del VII secolo a.C.. La ricercatrice pensa che siano stati gli Assiri (che abitavano, un tempo, quello che attualmente è il nord dell'Iraq) e non i Babilonesi a crearli, per iniziativa del loro sovrano Sennacherib.
Prova ne sarebbe una descrizione che Sennacherib fa di un "palazzo senza rivali", di una "meraviglia per tutti i popoli". Il sovrano descrive una serie di opere idrauliche per la raccolta e la distribuzione delle acque. Un recente scavo nei pressi di Ninive ha, poi, in effetti trovato tracce di un acquedotto con un'iscrizione che recita: "Sennacherib re del mondo... Da una grande distanza le mie acque si sono dirette nei pressi di Ninive". La Dottoressa Dalley ritiene, inoltre che i paesaggi di Babilonia e di Ninive siano prove efficaci di quanto sostiene, con le loro pianure piatte nelle quali era piuttosto difficile impiantare dei giardini pensili, soprattutto per problema della loro necessaria e continua irrigazione, che doveva presupporre un sistema idraulico in grado di pompare l'acqua verso una struttura sviluppata in altezza.
La Dottoressa Dalley sostiene che quando gli Assiri conquistarono Babilonia, nel 689 a.C., la capitale assira Ninive fu considerata una sorta di Nuova Babilonia. Gli Assiri ribattezzarono le porte della città con i nomi delle porte di Babilonia. I giardini, poi, secondo la Dottoressa Dalley, potrebbero essere quelli raffigurati in un bassorilievo proveniente dal palazzo di Sennacherib a Ninive, dove compaiono alberi che crescono su un colonnato coperto, come viene descritto nei resoconti classici circa i Giardini Pensili di Babilonia.
La Dottoressa Dalley ha impiegato diversi anni per raccogliere le prove e formulare l'ipotesi che i famosi giardini fossero, in realtà, un sistema associato ad una complessa rete di acquedotti e canali costruiti da Sennacherib a Ninive e non da Nabucodonosor a Babilonia.
1 commento:
Un pò come la Torre di Babele, una leggenda nata da un palazo semi-costruito che crollò, fu ricostruito e ricrollò di nuovo.
Vidi un documentario che mostrò la zona quadrata che dovrebbe essere la base della leggendaria Torre
( che sia una delle cose vere narrate nella bibbia )
Posta un commento