Gli scavi del parco dei Ravennati ad Ostia Antica (Foto: La Repubblica) |
Sensazionale scoperta fatta ad Ostia Antica: la sepoltura di un bambino coperta da una lastra di piombo su cui è stata incisa una maledizione. Si tratta di una delle dieci sepolture rinvenute da alcuni studenti di archeologia di tutto il mondo che stanno scavando nel parco dei Ravennati dell'antica città romana.
A fare lo straordinario annuncio è stata la Dottoressa Paola Germoni, della Soprintendenza Archeologica di Roma. Le maledizioni erano molto diffuse nell'antica Roma, soprattutto in epoca imperiale. Erano prevalentemente dirette contro i malintenzionati che intendevano profanare le tombe e miravano a garantire protezione al defunto nei confronti dei nemici.
Durante i recenti scavi nel parco dei Ravennati sono emersi anche altri interessanti reperti: innanzitutto è stata ulteriormente rivelata una strada basolata accanto alla quale è emerso un grande mausoleo circolare in blocchi di travertino della fine dell'età repubblicana. All'interno del muro perimetrale del sepolcro è stata trovata la sepoltura del bambino, sigillata da una lastra di piombo con il foro di un chiodo, praticamente un supporto scrittorio per proteggere il corpo del bambino. Su questo supporto venivano lanciate terribili maledizioni su chi osava profanare la tomba. Il mausoleo ebbe la sua fase iniziale tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., con fasi di riutilizzo che arrivano al V secolo d.C.
Il parco dei Ravennati presenta una superficie di circa 15.000 metri quadrati. In epoca romana si affacciava sul corso del Tevere, oggi si trova tra gli scavi di Ostia Antica e il Castello di Giulio II. Gli scavi che si stanno ultimando in questi giorni hanno permesso il ritrovamento anche di una domus di IV secolo d.C. con uno straordinario pavimento in opus sectile, colorato, con motivo geometrico.
A fare lo straordinario annuncio è stata la Dottoressa Paola Germoni, della Soprintendenza Archeologica di Roma. Le maledizioni erano molto diffuse nell'antica Roma, soprattutto in epoca imperiale. Erano prevalentemente dirette contro i malintenzionati che intendevano profanare le tombe e miravano a garantire protezione al defunto nei confronti dei nemici.
Durante i recenti scavi nel parco dei Ravennati sono emersi anche altri interessanti reperti: innanzitutto è stata ulteriormente rivelata una strada basolata accanto alla quale è emerso un grande mausoleo circolare in blocchi di travertino della fine dell'età repubblicana. All'interno del muro perimetrale del sepolcro è stata trovata la sepoltura del bambino, sigillata da una lastra di piombo con il foro di un chiodo, praticamente un supporto scrittorio per proteggere il corpo del bambino. Su questo supporto venivano lanciate terribili maledizioni su chi osava profanare la tomba. Il mausoleo ebbe la sua fase iniziale tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., con fasi di riutilizzo che arrivano al V secolo d.C.
Il parco dei Ravennati presenta una superficie di circa 15.000 metri quadrati. In epoca romana si affacciava sul corso del Tevere, oggi si trova tra gli scavi di Ostia Antica e il Castello di Giulio II. Gli scavi che si stanno ultimando in questi giorni hanno permesso il ritrovamento anche di una domus di IV secolo d.C. con uno straordinario pavimento in opus sectile, colorato, con motivo geometrico.
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