La piramide di Meidum (Foto: english.ahram.org.eg) |
Nella speranza di aumentare il flusso turistico in Egitto, il governo egiziano ha deciso di dare il via libera ai restauri della piramide di Meidum a Beni Suef. Lo ha dichiarato il ministro delle Antichità Mamdouh El-Damaty.
Il restyling prevede anche la possibilità di effettuare i famosi spettacoli "suoni e luci" sull'antica storia di Beni Suef e sui lavori di costruzione della famosa piramide di Meidum. Il sistema di illuminazione previsto sarà alimentato con l'energia solare
El-Damaty ha anche dato il via libera per i lavori di scavo che andranno ad aggiungersi a quelli per il restauro della piramide, puntando ad un vero e proprio museo all'aperto.
La piramide di Meidum è composta da una serie di mastabe costruite con mattoni di fango. Vennte edificata, in origine per il faraone Huni. La costruzione, piuttosto impegnativa, proseguì sotto il successore di Huni, Senefru. A progettare la piramide di Meidum fu il successore del celebre architetto Imhotep, il progettista della piramide di Djoser. Le modifiche che costui apportò al progetto iniziale, però, portarono al parziale crollo dell'edificio.
Lo storico arabo Al-Maqrizi descrisse la piramide di Meidum durante la sua visita in Egitto nel XV secolo d.C., mentre nel 1788, durante la spedizione di Napoleone Bonaparte nel paese, gli esploratori francesi poterono vedere solo parte della piramide, sommersa dalla sabbia.
L'aspetto insolito della piramide di Meidum ha indotto gli abitanti del circondario a chiamare il monumento Al-Haram Al-Dadam, vale a dire "pseudo piramide". L'edificio originario era costituito da diverse mastabe collegate tra loro a formare una piramide. Lo spazio tra ogni mastaba era stato riempito con calcare.
L'egittologo Flinders Petrie, nel XIX secolo, riuscì a localizzare le rovine del tempio funerario connesso alla piramide. Il tempio è alto 65 metri, ha l'ingresso allineato nord-sud, a 20 metri sul livello stradale. Un passaggio in discesa di 57 metri conduce ad un ulteriore tunnel al livello del suo originale che porta ad un pozzo di 10 metri che introduce nella camera sepolcrale.
Accanto alla piramide di Meidum vi è la sepoltura di un nobile di cui non si conosce il nome, si tratta di una spaziosa camera sepolcrale posta al termine di un corridoio, contenente il primo esempio di sarcofago ricavato dal granito rosso.
Il restyling prevede anche la possibilità di effettuare i famosi spettacoli "suoni e luci" sull'antica storia di Beni Suef e sui lavori di costruzione della famosa piramide di Meidum. Il sistema di illuminazione previsto sarà alimentato con l'energia solare
El-Damaty ha anche dato il via libera per i lavori di scavo che andranno ad aggiungersi a quelli per il restauro della piramide, puntando ad un vero e proprio museo all'aperto.
La piramide di Meidum è composta da una serie di mastabe costruite con mattoni di fango. Vennte edificata, in origine per il faraone Huni. La costruzione, piuttosto impegnativa, proseguì sotto il successore di Huni, Senefru. A progettare la piramide di Meidum fu il successore del celebre architetto Imhotep, il progettista della piramide di Djoser. Le modifiche che costui apportò al progetto iniziale, però, portarono al parziale crollo dell'edificio.
Lo storico arabo Al-Maqrizi descrisse la piramide di Meidum durante la sua visita in Egitto nel XV secolo d.C., mentre nel 1788, durante la spedizione di Napoleone Bonaparte nel paese, gli esploratori francesi poterono vedere solo parte della piramide, sommersa dalla sabbia.
L'aspetto insolito della piramide di Meidum ha indotto gli abitanti del circondario a chiamare il monumento Al-Haram Al-Dadam, vale a dire "pseudo piramide". L'edificio originario era costituito da diverse mastabe collegate tra loro a formare una piramide. Lo spazio tra ogni mastaba era stato riempito con calcare.
L'egittologo Flinders Petrie, nel XIX secolo, riuscì a localizzare le rovine del tempio funerario connesso alla piramide. Il tempio è alto 65 metri, ha l'ingresso allineato nord-sud, a 20 metri sul livello stradale. Un passaggio in discesa di 57 metri conduce ad un ulteriore tunnel al livello del suo originale che porta ad un pozzo di 10 metri che introduce nella camera sepolcrale.
Accanto alla piramide di Meidum vi è la sepoltura di un nobile di cui non si conosce il nome, si tratta di una spaziosa camera sepolcrale posta al termine di un corridoio, contenente il primo esempio di sarcofago ricavato dal granito rosso.
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