Le ossa ritrovate nella chiesa sconsacrata di Carbognano (Foto: Il Messaggero.it) |
C'è una chiesa sconsacrata, a Carbognano, in provincia di Viterbo, che, forse, custodisce un mistero in una nicchia murata. Un segreto riguardante le ossa di una donna, Giulia Farnese. La chiesa sconsacrata è quella della Madonna dell'Immacolata.
I contemporanei - siamo alla fine del '400 - ribattezzarono Giulia Farnese la "Bella". Fu amante e concubina di Alessandro VI Borgia e la sua misteriosa sepoltura, forse, è ad un passo dall'essere scoperta. Qualche giorno fa, infatti, dietro l'altare Seicentesco della Cappella della Resurrezione nella chiesa sconsacrata dell'Immacolata, che è al centro di un restauro estremamente delicato, condotto dalla Soprintendenza ai Beni storico-artistici del Lazio, è stata scoperta una nicchia scavata nel muro, da cui sono riaffiorati i resti di due corpi.
La storica dell'arte Giovanna Grumo, responsabile del cantiere di restauro per conto della Soprintendenza ha affermato: "Sono indubbiamente antiche. Potrebbero essere datate, però, al 1575, la stessa data che compare nella cappella ad indicarne la realizzazione. Ci sono varie ipotesi, al momento, sicuramente appartengono ad una persona di alto rango, vista la sepoltura nella chiesa. Certo tutti speriamo che appartengano a Giulia Farnese, vista la tradizione orale che dice che la Farnese fu seppellita qui, ma per avere la certezza dei dati, dobbiamo aspettare solo l'esito delle indagini scientifiche sulle ossa".
Le ossa ritrovate saranno prese in consegna dall'autorità giudiziaria di Viterbo per un primo esame. Solo dopo questo accertamento si potrà far scattare o meno la seconda fase di analisi più approfondite.
Giulia Farnese nasce a Capodimonte nel 1474 e diviene presto famosa per la sua bellezza, a causa della quale è considerata una sorta di merce di scambio. E' la madre di suo marito Orso Orsini (detto Orsino), Adriana de Mila, cugina di papa Alessandro VI, ad offrire la nuora su un piatto d'argento all'anziano pontefice.
Giulia muore il 23 marzo 1524, a 50 anni di età, dopo aver ricevuto l'ammirazione del Pinturicchio e di Raffaello, tra gli altri. Nel 1506 era stata governatrice di Carbognano, il feudo che il suo amante Alessandro VI, padre anche della sua unica figlia Laura, aveva donato a suo marito, Orsino Orsini, dall'aspetto tutt'altro che attraente, affetto da una foruncolosi che gli deturpava il viso. Giulia l'aveva sposato a 15 anni, quando da almeno un anno era l'amante dell'allora cardinale Rodrigo Borgia, futuro papa. A Carbognano Giulia rimane fino al 1522.
Nel suo testamento Giulia volle lasciare un fondo speciale per la ricostruzione della chiesa della Madonna dell'Immacolata. Desiderava essere sepolta sull'isola Bisentina, in mezzo al Lago di Bolsena, ma sull'isola non vi è traccia di una sua tomba. Ed ora la leggenda che ha sempre avvolto sia Giulia Farnese che il suo feduo, Carbognano, torna a rivivere.
I contemporanei - siamo alla fine del '400 - ribattezzarono Giulia Farnese la "Bella". Fu amante e concubina di Alessandro VI Borgia e la sua misteriosa sepoltura, forse, è ad un passo dall'essere scoperta. Qualche giorno fa, infatti, dietro l'altare Seicentesco della Cappella della Resurrezione nella chiesa sconsacrata dell'Immacolata, che è al centro di un restauro estremamente delicato, condotto dalla Soprintendenza ai Beni storico-artistici del Lazio, è stata scoperta una nicchia scavata nel muro, da cui sono riaffiorati i resti di due corpi.
La storica dell'arte Giovanna Grumo, responsabile del cantiere di restauro per conto della Soprintendenza ha affermato: "Sono indubbiamente antiche. Potrebbero essere datate, però, al 1575, la stessa data che compare nella cappella ad indicarne la realizzazione. Ci sono varie ipotesi, al momento, sicuramente appartengono ad una persona di alto rango, vista la sepoltura nella chiesa. Certo tutti speriamo che appartengano a Giulia Farnese, vista la tradizione orale che dice che la Farnese fu seppellita qui, ma per avere la certezza dei dati, dobbiamo aspettare solo l'esito delle indagini scientifiche sulle ossa".
La dama con l'Unicorno, di Luca Longhi, probabile ritratto di Giulia Farnese (Foto: Wikipedia) |
Giulia Farnese nasce a Capodimonte nel 1474 e diviene presto famosa per la sua bellezza, a causa della quale è considerata una sorta di merce di scambio. E' la madre di suo marito Orso Orsini (detto Orsino), Adriana de Mila, cugina di papa Alessandro VI, ad offrire la nuora su un piatto d'argento all'anziano pontefice.
Giulia muore il 23 marzo 1524, a 50 anni di età, dopo aver ricevuto l'ammirazione del Pinturicchio e di Raffaello, tra gli altri. Nel 1506 era stata governatrice di Carbognano, il feudo che il suo amante Alessandro VI, padre anche della sua unica figlia Laura, aveva donato a suo marito, Orsino Orsini, dall'aspetto tutt'altro che attraente, affetto da una foruncolosi che gli deturpava il viso. Giulia l'aveva sposato a 15 anni, quando da almeno un anno era l'amante dell'allora cardinale Rodrigo Borgia, futuro papa. A Carbognano Giulia rimane fino al 1522.
Nel suo testamento Giulia volle lasciare un fondo speciale per la ricostruzione della chiesa della Madonna dell'Immacolata. Desiderava essere sepolta sull'isola Bisentina, in mezzo al Lago di Bolsena, ma sull'isola non vi è traccia di una sua tomba. Ed ora la leggenda che ha sempre avvolto sia Giulia Farnese che il suo feduo, Carbognano, torna a rivivere.
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