Scavo archeologico del villaggio scoperto nei pressi di Bogotà (Foto: EPM) |
Scoperta, in Colombia, una città precolombiana. Sono state recuperate testimonianze archeologiche che risalgono fino al 900 a.C.. Il sito è stato individuato in seguito a ricerche nel sottosuolo condotte, a sudovest della capitale Bogotà, dalla Società di energia EPM.
Gli archeologi ritengono che si tratti del più grande sito archeologico mai ritrovato in Colombia, esteso su 4,9 ettari ed in grado di fornire preziosi indizi sulla vita condotta dalle oramai estinte tribù indigente.
I reperti raccolti finora attraversano uno spazio temporale che va dal 900 a.C. al 1500 d.C., quando la maggior parte delle comunità indigene furono spazzate via dalla violenta colonizzazione spagnola. Il territorio in cui è stato effettuato questo straordinario ritrovamento apparteneva, un tempo, alla gente Muisca. I reperti raccolti sono in buono stato di conservazione e sono, ora, all'attenzione dei restauratori e degli archeologi in previsione di una loro esposizione al pubblico.
Gli archeologi ritengono che si tratti del più grande sito archeologico mai ritrovato in Colombia, esteso su 4,9 ettari ed in grado di fornire preziosi indizi sulla vita condotta dalle oramai estinte tribù indigente.
I reperti raccolti finora attraversano uno spazio temporale che va dal 900 a.C. al 1500 d.C., quando la maggior parte delle comunità indigene furono spazzate via dalla violenta colonizzazione spagnola. Il territorio in cui è stato effettuato questo straordinario ritrovamento apparteneva, un tempo, alla gente Muisca. I reperti raccolti sono in buono stato di conservazione e sono, ora, all'attenzione dei restauratori e degli archeologi in previsione di una loro esposizione al pubblico.
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