Gli scavi della Soprintendenza a Volterra (Foto: Il Tirreno) |
Gli scavi archeologici che si stanno svolgendo a Volterra, hanno restituito, congelato nel tempo, un momento di vita quotidiana. Si tratta delle impronte di piedi di un adulto e di un bambino che qui hanno camminato 2500 anni fa.
Lo scavo in cui sono apparse queste tracce di vita, serve per i lavori di ampliamento di alcuni edifici della Cassa di Risparmio di Volterra. Le orme sono state impresse nell'argilla e risalgono al VII secolo a.C.. Volterra, dunque, era abitata sin da prima della comparsa degli Etruschi.
Le impronte sono state trovate su uno strato di argilla sotto le fondamenta degli edifici. Le buche di argilla, secondo i ricercatori, risalgono ad un periodo compreso tra il IX secolo a.C. e il I secolo d.C., ed erano utilizzate per la decantazione. Nello stesso scavo sono state riempite ben 450 cassette di reperti.
Lo scavo in cui sono apparse queste tracce di vita, serve per i lavori di ampliamento di alcuni edifici della Cassa di Risparmio di Volterra. Le orme sono state impresse nell'argilla e risalgono al VII secolo a.C.. Volterra, dunque, era abitata sin da prima della comparsa degli Etruschi.
Le impronte sono state trovate su uno strato di argilla sotto le fondamenta degli edifici. Le buche di argilla, secondo i ricercatori, risalgono ad un periodo compreso tra il IX secolo a.C. e il I secolo d.C., ed erano utilizzate per la decantazione. Nello stesso scavo sono state riempite ben 450 cassette di reperti.
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