sabato 10 gennaio 2015

Antichi resti negli Emirati Arabi

Pietra di un anello romano rinvenuto a Maliha
e risalente al I sec. d.C. (Foto: Assessorato alla
Cultura e Informazione di Sharjah)
Gli scavi archeologici nell'emirato di Sharjah hanno portato alla scoperta di sepolture e resti di edifici residenziali ma anche strumenti utilizzati dai primi uomini che abitarono la regione.
Ceramiche e artefatti con tracce di fusione del rame, incudini, martelli e utensili di pietra, alcuni risalenti ad un periodo di tempo compreso tra i 500.000 e un milione di anni fa sono stati recuperati dagli archeologi del Dipartimento di Cultura e Informazione nelle località di Maliha, Wadi Al Helou, Dibba al Hisn e Sahila. Una grande fossa comune, poi, ha rivelato il suo contenuto in scheletri umani e offerte funerarie tra le quali ceramiche, vasi smaltati ed armi. E' stata recuperata anche una rara collezione di bottiglie in vetro all'interno di una sepoltura.
Tra gli scheletri animali recuperati vi sono quelli di cavalli e cammelli, trovati nel sito di Maliha. Uno dei cavalli è stato sepolto con una briglia in ferro incrostata d'oro ed era stato probabilmente importato dal Golfo Arabico, dal Kuwait o dalla Mesopotamia. Questa scoperta indica che i primi cavalli arabi addomesticati apparvero negli attuali Emirati Arabi Uniti prima che in tutta la penisola arabica. 

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