mercoledì 18 febbraio 2015

Le oasi fortificate dei Garamanti

Uno dei siti in cui sono state trovate tracce dei Garamanti
(Foto: Progetto Trans-Sahara)
Il lavoro di un archeologo dell'Università di Leicester e dei suoi collaboratori ha portato i suoi frutti: i ricercatori sono riusciti a far luce su una perduta civiltà fiorita nel sud della Libia e a riscrivere, in parte, la più antica storia dell'Africa.
Il Professor David Mattingly, della Scuola di Archeologia e Storia Antica dell'Università di Leicester, è da tempo impegnato nella ricerca delle tracce di un antico popolo africano chiamato Garamanti, i cui insediamenti risalgono a più di 3000 anni fa. I primi ritrovamenti sono stati fatti nella campagna di scavo del 2011. Il progetto del Professor Mattingly è stato finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca ed è iniziato proprio nel 2011. Finora è stato scoperto un patrimonio di conoscenza circa l'Africa pre-islamica, tra cui la formazione dei primi stati, le tracce delle migrazioni di popolazioni e degli scambi commerciali attraverso le  piste del Sahara.
Fortificazione attribuita ai Garamanti
(Foto: Progetto Trans-Sahara)
Grazie alle fotografie aeree e alle immagini satellitari, il Professor Mattingly ed i suoi collaboratori hanno potuto scoprire centinaia di insediamenti fortificati posti nelle oasi e sistemi di raccolta e distribuzione delle acque di estrema ingegnosità, che hanno permesso di mettere a cultura il terreno delle oasi stesse. Queste scoperte hanno restituito un panorama diverso del Sahara, il panorama di un luogo molto più popolato di quanto si immaginasse finora. In questo panorama i Garamanti hanno sicuramente recitato un ruolo molto importante.
Gli archeologi hanno iniziato le loro ricerche nel sud della Libia, dove sorgevano le roccheforti dei Garamenti, tribù nomade che viveva in campi sparsi  tra le dune del Sahara centrale. I Garamanti praticavano l'agricoltura nelle oasi, sfruttando fonti idriche fossili per irrigare le colture. La loro abilità si manifestava anche nella lavorazione dei metalli e nella produzione tessile, delle quali è stata trovata testimonianza parimenti nelle oasi. Anche il commercio era parte importante nella vita dei Garamanti. Essi avevano legami solidi con i paesi Mediterranei e le zone sub-sahariane. I Garamanti erano estremamente civilizzati, possedevano una lingua scritta ed avevano anche forme d'arte e di tecnologia. Vennero sottomessi da Cornelio Balbo nel 19 a.C. e costituivano una federazione con a capo un re. La loro capitale era Garama, odierna Germa.

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