Lo scheletro rinvenuto negli scavi di Odessos (Foto: Nova Tv) |
Gli archeologi hanno scoperto lo scheletro di un uomo durante gli scavi di recupero e conservazione dell'antica città greco-romana di Odessos, sul Mar Nero. Lo scheletro è quello di un individuo piuttosto alto e giaceva in una sepoltura situata sotto il muro della fortificazione di Odessos. Qui scavano gli archeologi del Museo Archeologico di Varna.
Lo scheletro è stato datato al IV-V secolo d.C. e si trovava vicino alla chiesa di San Nikolay, a soli 20 metri di distanza dal luogo dove, a gennaio 2015, è stato scoperto un vaso di V secolo durante i lavori per l'approvvigionamento idrico della zona e il ripristino di una struttura fognaria.
Probabilmente lo scheletro appartiene ad un uomo morto durante la costruzione della fortezza di Odessos e sepolto in una fossa che, in origine, doveva essere una fossa di fondazione delle mura. Forse l'uomo fu vittima di un infortunio sul lavoro. In origine giaceva a tre metri sotto terra. Ulteriori prove di una sepoltura a seguito di una qualche cerimonia funebre, è il posizionamento dello scheletro in direzione est-ovest, mentre le mani erano collocate sulla vita.
Lo scheletro è stato datato al IV-V secolo d.C. e si trovava vicino alla chiesa di San Nikolay, a soli 20 metri di distanza dal luogo dove, a gennaio 2015, è stato scoperto un vaso di V secolo durante i lavori per l'approvvigionamento idrico della zona e il ripristino di una struttura fognaria.
Probabilmente lo scheletro appartiene ad un uomo morto durante la costruzione della fortezza di Odessos e sepolto in una fossa che, in origine, doveva essere una fossa di fondazione delle mura. Forse l'uomo fu vittima di un infortunio sul lavoro. In origine giaceva a tre metri sotto terra. Ulteriori prove di una sepoltura a seguito di una qualche cerimonia funebre, è il posizionamento dello scheletro in direzione est-ovest, mentre le mani erano collocate sulla vita.
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