Archeologhe italiane al lavoro nel Peloponneso (Foto: umbriaecultura.it) |
Nel Peloponneso occidentale, in Grecia, sono state rinvenute, dagli archeologi italiani coordinati dalla Professoressa Elisabetta Borgna, docente di Archeologia Egea presso l'Università di Udine, tre sepolture micenee intatte, datate ad un periodo compreso tra il XV e il XIV secolo a.C., all'interno delle quali sono state trovate ceramiche e attrezzi di metallo nonché degli altari per libagioni e offerte.
Gli archeologi italiano sono alla quinta campagna di scavi presso Eghion, nell'ambito di un progetto internazionale del Ministero greco della Cultura diretto da Andreas Vordos. I ritrovamenti sono avvenuti nei pressi del sito protostorico della Trapezà, durante l'esplorazione di una necropoli di 3500 anni fa.
Le tre tombe a camera sono del tipo scavato dai Micenei nei pendii delle colline e venivano utilizzate per diverse generazioni. Una delle tombe ad inumazione collettiva ha restituito una serie di inumazioni primarie (in prima deposizione) inviolate. All'interno vi erano corredi di anfore, diversi tipi di vasi, attrezzi, ornamenti e oggetti personali.
Un altro ritrovamento consiste in una sorta di piattaforma realizzata con le ossa di chi era stato sepolto in precedenza. "Gli indizi emersi - ha dichiarato la Professoressa Borgna. - hanno suggestivi riscontri nelle informazioni tramandate dall'epica omerica e questo è un elemento di particolare rilievo per la definizione storico-culturale della necropoli della Trapezà".
Gli archeologi italiano sono alla quinta campagna di scavi presso Eghion, nell'ambito di un progetto internazionale del Ministero greco della Cultura diretto da Andreas Vordos. I ritrovamenti sono avvenuti nei pressi del sito protostorico della Trapezà, durante l'esplorazione di una necropoli di 3500 anni fa.
Le tre tombe a camera sono del tipo scavato dai Micenei nei pendii delle colline e venivano utilizzate per diverse generazioni. Una delle tombe ad inumazione collettiva ha restituito una serie di inumazioni primarie (in prima deposizione) inviolate. All'interno vi erano corredi di anfore, diversi tipi di vasi, attrezzi, ornamenti e oggetti personali.
Un altro ritrovamento consiste in una sorta di piattaforma realizzata con le ossa di chi era stato sepolto in precedenza. "Gli indizi emersi - ha dichiarato la Professoressa Borgna. - hanno suggestivi riscontri nelle informazioni tramandate dall'epica omerica e questo è un elemento di particolare rilievo per la definizione storico-culturale della necropoli della Trapezà".
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