Nuove indagini archeologiche testimoniano l'esistenza di una sorta di autostrada che collegava Siracusa alle sue colonie, Akrai e Kasmenai, ma anche Gela e Akragas. L'antica autostrada è stata costruita dai Greci ed è la seconda arteria stradale della Sicilia sudorientale, dopo la via Elorina, che un tempo collegava Siracusa a Eloro (presso Noto).
Attraverso queste vie gli antichi abitanti delle città siciliane scambiavano i loro prodotti e si spostavano per motivi strategici o bellici. Le strade erano percorse a piedi o dai carri trainati dai buoi. Un tratto di strada con resti di carraie è stato, appunto, individuato nell'area archeologica di Cozzo Pantano.
L'indagine e, conseguentemente, la scoperta è frutto di uno studio del sito, che si trova alle porte di Siracusa. Proprio in questo luogo l'archeologo Paolo Orsi trovò una necropoli preistorica e precoloniale, risalente al 734 a.C. circa. Si era nell'anno 1893 quando vennero trovate i resti di 50 tombe a grotticella artificiale e a forma di tholos, databili all'Età del Bronzo Medio. Questo ritrovamento è un'ulteriore dimostrazione che il sito di Cozzo del Pantano è un importante sito della cultura di Thapsos.
Le tombe di Cozzo Pantano vennero utilizzate fino all'età greca. Vennero, dunque, riaperte e riutilizzate per seppellire i morti in epoca greca, romana ed anche successiva. Nei magazzini del Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" sono custoditi gli oggetti rinvenuti da Paolo Orsi a Cozzo Pantano, che non venne più esplorato dopo l'intervento dell'archeologo.
Attraverso queste vie gli antichi abitanti delle città siciliane scambiavano i loro prodotti e si spostavano per motivi strategici o bellici. Le strade erano percorse a piedi o dai carri trainati dai buoi. Un tratto di strada con resti di carraie è stato, appunto, individuato nell'area archeologica di Cozzo Pantano.
L'indagine e, conseguentemente, la scoperta è frutto di uno studio del sito, che si trova alle porte di Siracusa. Proprio in questo luogo l'archeologo Paolo Orsi trovò una necropoli preistorica e precoloniale, risalente al 734 a.C. circa. Si era nell'anno 1893 quando vennero trovate i resti di 50 tombe a grotticella artificiale e a forma di tholos, databili all'Età del Bronzo Medio. Questo ritrovamento è un'ulteriore dimostrazione che il sito di Cozzo del Pantano è un importante sito della cultura di Thapsos.
Le tombe di Cozzo Pantano vennero utilizzate fino all'età greca. Vennero, dunque, riaperte e riutilizzate per seppellire i morti in epoca greca, romana ed anche successiva. Nei magazzini del Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" sono custoditi gli oggetti rinvenuti da Paolo Orsi a Cozzo Pantano, che non venne più esplorato dopo l'intervento dell'archeologo.
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