martedì 21 aprile 2015

Scoperte tracce del muro bianco di Memphis

La statua colossale di Ramses II da Memphis
(Foto: Thecairopost.com)
E' stato riportato alla luce un tratto delle mura che, 5200 anni fa, circondavano la città di Memphis, in Egitto. Si tratta di diversi frammenti di calcare bianco delle più antiche mura della città portati alla luce da una missione archeologica russa a Kom Tuman, a sud delle Piramidi di Giza.
Memphis venne fondata alla fine del IV millennio a.C. da Menes faraone della I dinastia, che fu anche il primo ad unificare i regni dell'Alto e del Basso Egitto in un unico Paese. La città è situata in posizione strategica, sul Delta del Nilo, e divenne capitale d'Egitto durante l'Antico Regno, tra il 2680 e il 2125 a.C.. Palazzi amministrativi e residenze reali sorgevano fianco a fianco. Gli edifici erano prevalentemente fatti di fango, come i palazzi dove era concentrata l'amministrazione del Paese. Ora Memphis è un museo a cielo aperto che, tra i tanti tesori, ha restituito una colossale statua in calcare dipinto raffigurante Ramses II ed una sfinge in alabastro. La statua, dal 2005, si trova al di sotto del Grand Egyptian Museum (GEM), vicino alle Piramidi di Giza, che dovrebbe aprire nel 2018.
Oltre ai frammenti di mura sono stati scoperti anche forni per la preparazione del vasellame e per forgiare utensili in bronzo.

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