giovedì 23 luglio 2015

La seconda Venere di Hohle Fels

I frammenti, ricostruiti, della nuova Venere di Hohle Fels
(Foto: Tubingen University)
Gli archeologi dell'Università di Tubinga hanno presentato al pubblico i frammenti di una nuova figurina femminile trovata nella grotta di Hohle Fels. Si tratta di due frammenti di una figurina femminile che presenta notevoli analogie con la nota Venere di Hohle Fels, il cui studio venne pubblicato nel 2009 dal Professor Nicholas Conard.
I due frammenti di statua sono in avorio di mammut e, riuniti insieme, hanno una dimensione di 23 x 22 x 13 millimetri. Da subito non sono sembrati essere parte di una rappresentazione di un animali, come è frequente trovare nelle grotte della Germania sudoccidentale.
Le raffigurazioni femminili da Hohle Fels risalgono a 40.000 anni fa e sono le più antiche raffigurazioni di esseri umani finora recuperati. Il nuovo ritrovamento è certamente modesto se paragonato alla Venere di Hohle Fels. I frammenti appena ricomposti rappresentano una parte dello stomaco e del seno che sembrano provenire da una scultura leggermente più grande rispetto a quest'ultima. Entrambi le figurine risalgono al periodo Aurignaziano, nel quale esseri umani moderni si diffusero rapidamente in tutta Europa.

Nessun commento:

Interessanti risultati sullo studio degli antichi Piceni

Uno studio condotto da un team internazionale, coordinato da Sapienza Università di Roma e dal Cnr , rivela le origini genetiche dei Piceni...