Uno dei due rilievi scoperti nel porto di Berenice, in Egitto (Foto: ahramonline) |
Gli scavi della missione archeologica polacca dell'Università di Varsavia non cessano di stupire. La missione sta scavando nel porto di Berenice, sulla costa del Mar Rosso, ed ha disotterrato due rilievi incisi e numerose sepolture appartenenti a diverse epoche storiche.
Il primo dei rilievi scoperto reca il cartiglio del re Amenemhat IV, della XII Dinastia, il cui regno fu caratterizzato dall'aumento esponenziale delle importazioni del turchese e dell'ametista dal paese di Punt. Il secondo rilievo è, purtroppo, in pessime condizioni e può essere datato al secondo periodo intermedio.
Nel medesimo scavo sono emerse tre sepolture romane e parti della facciata del tempio di Berenice ed un numero di blocchi in pietra incisi con fiori di loto e papiri e la raffigurazione di una divinità femminile circondata da testi greci che, secondo i ricercatori, non sono che l'elenco delle offerte alla divinità.
Con l'ausilio delle foto satellitari, poi, è stato individuato un nuovo sito archeologico vicino al porto di Berenice, con un edificio lungo e stretto costituito da tre piattaforme. Gli archeologi sperano di saperne di più una volta che sarà iniziato il nuovo scavo.
Il primo dei rilievi scoperto reca il cartiglio del re Amenemhat IV, della XII Dinastia, il cui regno fu caratterizzato dall'aumento esponenziale delle importazioni del turchese e dell'ametista dal paese di Punt. Il secondo rilievo è, purtroppo, in pessime condizioni e può essere datato al secondo periodo intermedio.
Nel medesimo scavo sono emerse tre sepolture romane e parti della facciata del tempio di Berenice ed un numero di blocchi in pietra incisi con fiori di loto e papiri e la raffigurazione di una divinità femminile circondata da testi greci che, secondo i ricercatori, non sono che l'elenco delle offerte alla divinità.
Con l'ausilio delle foto satellitari, poi, è stato individuato un nuovo sito archeologico vicino al porto di Berenice, con un edificio lungo e stretto costituito da tre piattaforme. Gli archeologi sperano di saperne di più una volta che sarà iniziato il nuovo scavo.
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