sabato 1 agosto 2015

Il vino di Tel Kabri

Pithoi utilizzati a Knosso (Foto: Cedric Labrousse)
Gli archeologi che stanno scavando in un palazzo reale in Israele hanno trovato 120 grandi orci da vino, alcuni dei quali contenevano ancora residui e semi d'uva di 4000 anni fa. Proprio da questi semi sarà possibile "risuscitare" i vitigni che fornivano vino sulle tavole dei ricchi dell'epoca. Il ritrovamento è avvenuto nel palazzo di Tel Kabri, nel nord di Israele.
Il palazzo di Tel Kabri si estende su circa 6.000 metri quadrati di superficie e ospita diversi saloni e sale per banchetti. Non si sa come venisse chiamato in passato dal momento che non sono state trovate testimonianze scritte. Venne costruito tra il 1850 e il 1600 a.C. ed ha molte somiglianze con i palazzi dell'Egeo, tra i quali quelli di Cnosso, di Creta o di Mari in Mesopotamia. Le varie stanze sono state aggiunte nel corso del tempo. Sicuramente era la dimora di un governante e vi accedevano anche persone che vivevano altrove e vi convenivano per speciali occasioni.
Gli archeologi stanno, ora, esaminando i vasi e i residui che vi sono stati trovati. Al momento sono riusciti a stabilire che il vino contenuto nei recipienti era aromatizzato. La cantina che conteneva i vasi era apparentemente una camera con un deposito che, al suo interno, aveva altri quattro spazi. Il pavimento era intonacato e, oltre ai vasi, sono stati trovati anche un calice e due scodelle basse.
I semi d'uva sono molto importanti dal momento che le varietà di uve presenti oggigiorno in Israele furono portate da Edmond de Rothschild nel tardo XIX secolo e sostituirono completamente la vinificazione del Levante. I semi d'uva trovati a Tel Kabri potrebbero restituire una parte degli antichi vitigni di Canaan.

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