Scavi di Sandomierz, nel luogo dove è stata trovata una sepoltura inusuale per la regione (Foto: Monika Bajka) |
Una grande tomba, sotto forma di una struttura in legno incassata nella terra, è stata scoperta dagli archeologi polacchi vicino la porta di Opatowska, a Sandomierz. Si tratta del primo ritrovamento del genere nella regione.
Vicino la struttura sono state rinvenute frammenti di ceramiche e tracce di combustione, probabilmente quanto rimane di riti funebri. Le pareti della camera sepolcrale avevano una struttura a palizzata, realizzata con pali ricavati dal legno di alberi che sorgevano nei pressi. Al suo interno sono stati sepolti i resti del defunto. Al di sopra della testa di quest'ultimo gli archeologi hanno trovato un vaso e, all'altezza del collo, un ornamento simile ad un anello in argento. Erano presenti anche coltelli, una chiusura in bronzo, un oggetto in osso.
Queste tombe, conosciute come "tombe a camera", sono attestate soprattutto in Scandinavia e in Germania settentrionale durante i primi decenni del Medioevo. Sono generalmente considerate le sepolture di rappresentanti di élite locali, capi tribù, guerrieri e principi. Nel nord Europa sono spesso associate ai Vichinghi e in Russia ai Variaghi, ma la discussione è tuttora accesa nel mondo scientifico.
In Polonia le tombe a camera sono state trovate solo in poche località, tra Kaldus, nei pressi di Bydgoszcz, a Bodzia, nei pressi di Wloclawek e in Pomerania. In Polonia ad essere sepolti in queste tombe a camera erano soprattutto guerrieri e principi stranieri, provenienti dalla Scandinavia o dalla Russia.
La tomba a camera era accompagnata da diverse tombe più piccole, dove i morti erano deposti in bare di legno. Appartengono tutte allo stesso periodo. Sono stati scoperti anche una fibbia in bronzo che serviva per fermare gli indumenti ed una sorta di piccone in ferro, elementi considerati di origine straniera. La fibbia, in particolare, è riferibile al Baltico ed erano particolarmente popolari nella Russia del IX e dell'XI secolo.
Le sepolture finora scoperte sono le più antiche di epoca altomedioevale trovate a Sandomierz e gettano nuova luce sulla regione. Gli scavi sono stati condotti da Monika Bajka del Museo Distrettuale di Sandomierz e sono iniziati nel 2013.
Vicino la struttura sono state rinvenute frammenti di ceramiche e tracce di combustione, probabilmente quanto rimane di riti funebri. Le pareti della camera sepolcrale avevano una struttura a palizzata, realizzata con pali ricavati dal legno di alberi che sorgevano nei pressi. Al suo interno sono stati sepolti i resti del defunto. Al di sopra della testa di quest'ultimo gli archeologi hanno trovato un vaso e, all'altezza del collo, un ornamento simile ad un anello in argento. Erano presenti anche coltelli, una chiusura in bronzo, un oggetto in osso.
Queste tombe, conosciute come "tombe a camera", sono attestate soprattutto in Scandinavia e in Germania settentrionale durante i primi decenni del Medioevo. Sono generalmente considerate le sepolture di rappresentanti di élite locali, capi tribù, guerrieri e principi. Nel nord Europa sono spesso associate ai Vichinghi e in Russia ai Variaghi, ma la discussione è tuttora accesa nel mondo scientifico.
In Polonia le tombe a camera sono state trovate solo in poche località, tra Kaldus, nei pressi di Bydgoszcz, a Bodzia, nei pressi di Wloclawek e in Pomerania. In Polonia ad essere sepolti in queste tombe a camera erano soprattutto guerrieri e principi stranieri, provenienti dalla Scandinavia o dalla Russia.
La tomba a camera era accompagnata da diverse tombe più piccole, dove i morti erano deposti in bare di legno. Appartengono tutte allo stesso periodo. Sono stati scoperti anche una fibbia in bronzo che serviva per fermare gli indumenti ed una sorta di piccone in ferro, elementi considerati di origine straniera. La fibbia, in particolare, è riferibile al Baltico ed erano particolarmente popolari nella Russia del IX e dell'XI secolo.
Le sepolture finora scoperte sono le più antiche di epoca altomedioevale trovate a Sandomierz e gettano nuova luce sulla regione. Gli scavi sono stati condotti da Monika Bajka del Museo Distrettuale di Sandomierz e sono iniziati nel 2013.
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