lunedì 19 ottobre 2015

Messico, la chiesa che è emersa dalle acque

Il Tempio di Quechula (Foto: latintimes.com)
Un monumento emerso improvvisamente dalle acque a causa della forte siccità che, quest'anno, ha abbassato il livello delle acque del fiume Grijalva, nello stato messicano del Chapas. Il fiume alimenta la diga di Nezahualcoyotl, facendo calare il bacino di 25 metri e permettendo al Tempio di Santiago, detto anche Tempio di Quechula, risalente al XVI secolo, di emergere.
L'eccezionale evento si è ripetuto dopo 15 anni dalla prima emersione, nel 2002, quando le acque del fiume si erano abbassate a tal punto da permettere ai visitatori di passeggiare all'interno della chiesa.
L'edificio religioso venne abbandonato una prima volta nel 1773-1776, a causa della peste. Era stata costruita da un gruppo di monaci guidati da Friar Bartolome de las Casas e dipendeva da un convento vicino, fondato nel 1564. Gli architetti, dopo aver analizzato la struttura della chiesa e del vicino convento, ritengono che possano essere stati entrambi edificati dallo stesso costruttore.
La chiesa era situata sulla via maestra del Chiapas, realizzata dai Conquistadores e rimasta in uso fino al XX secolo. Dell'epoca si conservano il coro ligneo e le travi ed anche un grande ossario che venne utilizzato durante l'epidemia di peste.
La chiesa è lunga 61 metri, larga 14 e alta 10. Il campanile raggiungeva i 16 metri.

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