martedì 14 giugno 2016

Il fantino Lukuyanus e le più antiche regole della corsa

La tavola con l'iscrizione delle regole delle corse (Foto: Getty Images)
Una tavola di pietra scoperta recentemente a Konya, in Turchia, vicino al monumento al fantino romano Lukuyanus, riporta le antiche regole delle corse dei cavalli. Potrebbe essere per ora il più antico formulario di regole sportive mai trovato, con i suoi 2000 anni di età.
Varenne ha scritto la storia dell'ippica con tante vittorie consecutive, ma 2000 anni fa probabilmente non sarebbe andata così, perché le regole erano alquanto diverse. L'iscrizione in greco rivela che i cavalli vincenti e tutti gli altri cavalli allenati nella scuderia del vincitore venivano esclusi dalle successive corse per garantire un ricambio nella competizione.
La tavola di pietra faceva parte del monumento di Lukuyanus,che si pensa sia stato eretto in onore del fantino romano Lukuyanus, morto prematuramente 2000 anni fa, ed è stata ritrovata nello stesso sito. Il monumento fa parte del complesso dell'antico ippodromo che i Greci usavano per le corse dei cavalli e dei carri, sport che appassionava notoriamente anche i Romani.
Il Professor Hasan Bahar dell'Università di Selçuk ha raccontato all'Hurriyet Daily News che il documento si riferisce proprio al fantino Lukuyanus e che aiuterà gli storici a capire il modo in cui le corse dei cavalli venivano concepite e svolte, e come venivano allevati i cavalli destinati a tale scopo. "Le regole di allora - sostiene Bahar - erano propriamente 'cavalleresche'. Il vincitore doveva ritirarsi e così c'era la possibilità per altri di vincere". Forse la concezione dello sport era sensibilmente diversa dalla nostra.
L'artefatto ritrovato è considerato molto raro e nessun altra incisione contenente le regole delle corse era mai stato trovato. E' il più antico regolamento sportivo mai trovato e, chissà, forse il più antico mai scritto. Le corse dei cavalli erano uno sport molto apprezzato nel mondo antico, ma erano anche molto pericolose. Tradizionalmente infatti esse seguivano la corsa dei carri, cosicché i fantini si trovavano a correre su un terreno irregolare e pieno di buche. Inoltre i fantini dovevano cavalcare senza sella e senza staffe, che non erano state ancora inventate.
Ma a differenza delle corse contemporanee anche cavalli con fantino disarcionato potevano vincere la gara giungendo primi al palo e il cavallo vincente e il suo proprietario venivano festeggiati con entusiasmo. Queste corse di cavalli erano diffuse a Babilonia, in Siria e nell'antica Grecia. Ma lo sport è diffuso anche in altre culture antiche, si pensi solo alle corse tra i destrieri di Odino e il gigante Hrungnir nella mitologia Norrena.

Fonte:
Hurriyet Daily News

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