Il pozzo ricavato all'interno dell'anfiteatro romano di Genova (Foto: genova.erasuperba.it) |
Un sito forse non troppo noto, sconosciuto anche a moltissimi genovesi stessi, nascosto dal cemento della ricostruzione urbana che ha toccato il Centro Storico nei decenni scorsi, che però racchiude una grande testimonianza della storia millenaria della Superba. Scoperto per caso nel 1992, come spesso accade, durante i lavori dei cantieri per la costruzione dei soliti box auto interrati, tra piazza delle Erbe, salita Re Magi e vico del Fico: gli scavi, durati fino al 1996, portarono alla luce una ventina di metri del muraglione che cingeva il campo dell'arena, e poco distante un pozzo in pietra, risalente al IV secolo d.C., oltre a numerose opere murarie medioevali.
Il sito fu inglobato e coperto dalle strutture che portarono alla nascita dei Giardini Luzzati, a due passi da piazza delle Erbe, ma mai aperto definitivamente al pubblico. "Grazie a Piera Melli, l'archeologa che curò gli scavi per la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria - racconta Ferdinando Bonora, responsabile dell'area archeologica per l'associazione Giardini Luzzati e Cooperativa Archeologica - questo sito è stato salvato e in parte predisposto per l'apertura al pubblico: un anfiteatro non grande, costruito con terrapieni e strutture in legno ubicato in quella che allora era una zona esterna alla città, ma decisamente importante perché testimonia una parate importante della storia di Genova". Poche, infatti, sono le vestigia romane ancora riconoscibili in città, inglobate in altri edifici o demolite per costruire nuove strutture.
L'anfiteatro di Genova (Foto: genova.erasuperba.it) |
Fu l'acqua, quindi, che probabilmente mise sotto pressione la struttura romana, danneggiandola; e la stessa acqua che oggi minaccia il sito archeologico: "Le strutture di cemento che circondano questa area non sono mai state rifinite - sottolinea Bonora, che ha guidato Era Superba alla scoperta di questo luogo - e sono molte le infiltrazioni e le perdite, anche fognarie, che talvolta allagano parte del terreno. Stiamo lavorando per rendere visitabile e fruibile questo sito, ma il Comune di Genova deve fare la sua parte". Oggi tutta l'area, di proprietà del Comune di Genova, è in gestione all'Associazione Giardini Luzzati che, in collaborazione con l'associazione Ce.Sto, la Cooperativa Archeologica Genova e il Teatro della Tosse, recentemente ha visto riassegnarsi la concessione per il prossimo triennio.
Fonte:
genova.erasuperba.it
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